wordpress venerdì 29 gennaio 2010 – 18:07
finalmente i vescovi si sono ricordati di essere anche cristiani, e hanno detto qualcosa di appropriato a proposito della campagna della destra contro gli immigrati.
però badate bene come l’hanno detto:
Delinquono come gli italiani
bene, l’integrazione sta riuscendo bene!
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per il resto il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana si occupa a pieno campo di tutta l’agenda politica: crisi economica, conflitto sulla giustizia, difesa a parole dell’occupazione, e perfino elezioni regionali.
qualcuno deve spiegarci perché questo partito politico non partecipa alle elezioni come tutti gli altri e perché mai gode di particolari finanziamenti negati a tutti gli altri partiti politici spacciandosi per Chiesa Cattolica, cioè per religione, e sfruttando un Concordato che doveva tutelare una istituzione religiosa e non politica.
e lo dico a maggior ragione perché questa volta mi trovo d’accordo con la difesa della pari dignità di ogni persona, ovviamente.
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però state bene attenti che la solidarietà per gli immigrati non si spinge mica fino al punto di far dire ai vescovi di privilegiare nel voto alle prossime elezioni regionali quelle forze politiche che difendono con più coerenza i diritti degli immigrati, o dei disoccupati, o di tutti e due.
macché, il voto va dato a chi difende gli embrioni e gli agonizzanti senza più coscienza né speranza di recuperarla:
la difesa della vita umana comunque si presenti, la difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna.
cioè votate per chi è contrario ai diritti degli omosessuali.
pari dignità per gli immigrati, sì, ma purché etero.
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suvvia, ma questa volta Berlusconi non è stato davvero capito.
Berlusconi ha detto che una «diminuzione degli extracomunitari significa anche meno forze che vanno a ingrossare le fila delle organizzazioni criminali, perché chi viene qui e non ha un lavoro finisce tra le fila delle organizzazioni criminali».
qualcuno gli dà del razzista e invece Berlusconi sta semplicemente annunciando l’intenzione di regolarizzare tutti i clandestini per toglierli dalle braccia delle mafie, come farebbe ogni persona di buon senso.
come è possibile che la stessa persona che è andato alla sua televisione di Tunisi per invitare gli arabi a venire in Italia, dica loro dalla televisione italiana di tornarsene in Tunisia?
vogliamo scherzare?
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per capire meglio chi delinque in Italia, sentite qua.
il tribunale di Napoli ha deciso che deve essere demolita una villetta abusiva a Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia: ci sono stati incidenti per tutta la notte: i manifestanti protestavano contro la demolizione, 300 manifestanti, barricate, lanci di pietre, 150 poliziotti e alcune decine di carabinieri sbarcati da Napoli: 9 dimostranti arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, 6 agenti feriti.
ci avevano già provato qualche giorno fa, la demolizione era fissata per il 19, ed erano stati fermati dai manifestanti, allora pacifici: un corteo di 3.000 persone con striscioni e slogan, centinaia di studenti delle superiori in sciopero che sono andati a esprimere solidarietà alla famiglia; un picchetto davanti alla casa e l’immancabile veglia di preghiera.
ma san Gennaro benedice gli abusivi? temo di sì.
solo a Ischia ci sono 600 abitazioni abusive da abbattere, e questa è la prima cui tocca; è chiaro che i facinorosi non mancano: “dovrebbero essere abbattute”, scrive Repubblica, e c’è anche un comitato che si oppone alla demolizione e dice di fare una “battaglia sociale per il diritto alla casa”.
a parte il vincolo paesaggistico e ambientale, ci sono anche frane e vittime, a seguito degli abusi.
e il 67% dei Comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa, dal 1991 ad oggi, hanno tra le motivazioni proprio l’abusivismo edilizio.
parliamo ovviamente dell’abusivismo edilizio degli immigrati clandestini, noti per costruirsi le loro villette su scogliere meravigliose, ma ahimé franose.
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per capire meglio chi delinque in Italia, sentite qua: Marco Panara su Repubblica.
a Davos il World Economic Forum hs presentato una analisi indipendente del Global Agenda Council on Illicit Trade, un gruppo di ricerca formato da 18 studiosi ed esperti di vari paesi e, ovviamente, presieduto ad honorem da un italiano.
per volume d’affari della criminalità siamo il secondo mercato del pianeta, dopo gli Stati Uniti e prima del Giappone e della Cina; per densità relativa di delinquenza il primo paese del mondo: non c’è gara; almeno nel calcio qualche volta ci battono, ma nella criminalità non ci batte nessuno.
Nella classifica delle grandi mafie globali, quelle italiane prese nel loro complesso sono al posto numero uno.
Seguono la mafia cinese, la Yakuza giapponese, la mafia russa e le mafie sudamericane.
il fatturato annuo delle mafie degli Stati Uniti è di 310 miliardi di dollari, quello italiano 112, quello giapponese e cinese rispettivamente 84 e 83.
e tenete conto che perdipiù le mafie italiane stanno concentrate in territori grandi come francobolli, rispetto alle altre: quello che succede in Campania, in Calabria, in Sicilia non ha eguali in nessun altro paese del mondo.
Traffici di droghe e di uomini, di farmaci e di oggetti contraffatti, di armi, di prodotti chimici, di rifiuti tossici, traffici di tutti i tipi.
Poi c’è il “contrabbando” di esseri umani, l’organizzazione dell’immigrazione clandestina, che vale 10 miliardi di dollari l’anno e c’è il traffico di organi.
ovviamente la delinquenza italiana è fatta soprattutto dagli immigrati, come dice il nostro Presidente del Consiglio.
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i ricercatori che hanno esposto i risultati delle loro ricerche a Davos dicono:
“Mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno il monopolio dell’importazione di stupefacenti in Italia e sono leader assoluti nella distribuzione di prodotti contraffatti in Europa e nell’area del Mediterraneo, controllano il traffico est-ovest e quello nord-sud, hanno la rete e grandi capacità di collegamento tra i produttori e i mercati.
Dominano il settore delle contraffazioni “perfette” quelle che nemmeno i produttori degli originali riescono a distinguere, grazie a collegamenti con artigiani e fabbriche nel sud est asiatico.
Sono rapidissimi nel riciclaggio di denaro sporco in affari leciti, spesso immobiliari o commerciali, in Italia e all’estero”.
attivissimi immigrati clandestini guidano le grandi multinazionali del crimine italiano: basterebbe liberarsene, perché l’Italia torni ad essere quel paese dall’onestà cristallina che è sempre stato.
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a voi pare un caso che Berlusconi abbia parlato per denunciare la propensione criminale degli immigrati italiani subito dopo che è uscito il rapporto di Davos che ha dato all’Italia la leadership mondiale della densità criminale per abitante?
a me no.
che cosa può fare se non cercare di dare la colpa ad altri?
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