Ewan J, la quota rosa. 27 maggio 2006 – bortocal 171 – 464

Saturday, 27. May, 2006 – 23:38:47

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Ewan J, che segue politicamente la Mussolini,

ma non recepisce della medesima l’unico aspetto che la rende tollerabile,

cioè una specie di protofemminismo barbarico,

ha fatto un post oggi contro le quote rose

(proposta del centro-destra a febbraio, non approvata per la rivolta dei loro stessi parlamentari maschi,

e ri-proposta oggi di Prodi)

http://ewansblog.blogs.it/2006/05/27/p833156#c1148890 .

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un primo consenso di una stravaganza tutta superficiale gli è venuto subito:

Cranston 27.05.06 @ 14:58

Anche le donne hanno un cervello ed è per questo che ci sono poche donne in politica.

Hanno capito che la politica non serve a un cazzo.

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Ewan_J 27.05.06 @ 15:01

può essere...

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poi, purtroppo per lui mi ci sono attaccato alle costole io

e Ewan J mi ha tollerato con notevole pazienza:

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Bortocal 27.05.06 @ 15:00

nc nc nc

il cervello maschile e quello femminile sono diversi mio caro, non lo sai.

come è normale che sia, visto che poi il cervello è il principale organo sessuale.

ciao.

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Ewan_J 27.05.06 @ 15:02

lo so, lo so, fattostà che per pensare ne usiamo comunque solo il 10%, sia maschi che femmine

ragion per cui, politicamente parlando, non vedo perché fare differenze.

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Bortocal
27.05.06 @ 15:17

la storia del 10% di utilizzo è una leggenda metropolitana;

al massimo vale solo per alcuni (eh, eh).

e comunque 10% o 90% che sia, rimane il fatto che è diverso.

mai sentito parlare di “differenza di genere”?

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Ewan_J 27.05.06 @ 15:21

prendo per buona la tua versione, che quella del 10% è una leggenda metropolitana,

anche se la trovavo affascinante…

ma questo cosa c’entra con la capacità, la competenza?

finché parliamo di differenza biologiche, ok,

ma il discorso era un altro,

e cioè che non si può proporre una legge così sessista!

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Bortocal 27.05.06 @ 15:23

il fatto è che quando culture diverse convivono (in alcune società) e generi diversi convivono (in tutte, ovviamente) convivono forme di intelligenza differenti.

ed è normale che il gruppo dominante imponga il suo modello di intelligenza come l’unico valido,

per esempio selezionando donne dall’intelligenza maschile

e poi scoprendo stupito che le donne con intelligenza maschile sono circa il 10%

(i decimali sono le raccomandate, :-)))

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nel frattempo si è intromesso anche un altro interlocutore.

rapace 27.05.06 @ 15:15

mi trovo perfettamente d’accordo con te. E non ascoltare chi ti dice che il cervello e’ il principale organo sessuale. Puo’ anche essere (anzi, sicuramente e’ cosi’), ma non c’entra assolutamente nulla col post che hai scritto, e non si ottiene un lavoro o una posizione a causa del proprio organo sessuale, sia esso il pene, la vagina o il cervello (ma dai…)

E’ vero che ci eccitiamo col cervello… ma che centra con l’assunzione, le quote e la disoccupazione?

No alle quote rosa… sarebbe come dare un posto di lavoro ad uno perche’ e’ nero o gay o musulmano.

Il posto (non solo di lavoro) va innanzitutto a chi se lo merita (CERVELLO); a chi se lo suda, a chi davvero e’ in grado di svolgerlo.

E’ da stupidi pensare che si possa dare una posizione ad una persona soltanto perche’ quest’ultima e’ maschio o femmina o bianca o nera.

ciao

ps.: il cervello e’ ANCHE… un organo sessuale, ma quando si parla di quote rosa (!) dovrebbe essere il centro dell’intelligenza, non della stupidita’.

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Bortocal 27.05.06 @ 15:21

l’unico strumento per combattere la discriminazione razziale si è rivelato storicamente il sistema delle quote.

mai sentito dire che l’intelligenza è un fatto culturale?

vieni a vedere in Germania i bambini italiani superintelligenti che finiscono nelle scuole per handicappati, perchè la loro intelligenza non è capita!

niente in contrario a fare le quote anche per i gay, se occorresse.

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Ewan_J 27.05.06 @ 15:24

ma che dici?! la politica proprio “cosa di tutti”, non “cosa divisa in quote”

non esiste, non può e non deve! è illogico!

allora cosa mi impedisce di dire: Sono alto più di 1.85. Nessuna personalità politica mi rappresenta adeguatamente. Chiedo un seggio in Parlamento! Suvvia!

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Bortocal
27.05.06 @ 15:25

caro Ewans,

ripeto: nelle Università americane vige il sistema delle quote razziali.

e lo sai quale è il problema?

che gli americani di origine cinese sono discriminati, perchè geneticamente sono più intelligenti.

e poi non lo sai che anche in Sued-Tirol negli impieghi pubblici vige il sistema delle quote?

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Ewan_J 27.05.06 @ 15:28

appunto: discriminati

a me non pare una parola adatta da associare con la politica!

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Bortocal
27.05.06 @ 15:35

neanche a me.

ma ad evitare delle grandi discriminazioni pare che si riesca solo avviando delle discriminazioni piccole come contromisura.

l’inferiorità sociale di fatto, non teorica, delle donne in Italia è drammatica e rappresenta un pesante handicap nell’utilizzo delle risorse umane

(per usare questo linguaggio orribile;

siamo non lontani dai paesi musulmani).

del resto la politica in Italia è così maschilista e violenta che le donne perlopiù comprensibilmente la schifano,

ed è anche per questo che bisogna creare delle quote ben definite per alterare una situazione che non cambierebbe mai in altro modo.

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Ewan_J 27.05.06 @ 21:37

forse dovremmo smettere di credere che con le donne al potere tutto sarebbe diverso, che non ci sarebbe la guerra o altre cose simili, perché non sarebbe così.

Il mondo di certo non camberà con trenta-quaranta deputate in più, perché, se è vero quello che ho detto in precedenza, cioé che in politica le azioni sono guidate dal cervello (e non da un pene o una vagina), allora queste quote rosa non cambieranno proprio niente, perché ci saranno sempre le idee che ora muovono i deputati uomini a muovere i deputati donne.

Senza contare che, a mio parere, proprio le donne dovrebbero ritenersi offese da queste quote rosa, che le fa apparire come una minoranza da accontentare, e non come vera e propria forza politica.

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