wordpress domenica 14 marzo 2010 – 8:14
2011: 150 anni di indipendenza italiana che ci prepariamo a festeggiare.
forse sarebbe meglio qualche altra proposta, invece.
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voglio iniziare con una premessa che vorrei fosse profondamente urtante per coloro che mi leggeranno qui.
forse per due lettori, a questo punto: visto che ieri per il post sul coinvolgimento di papa Ratzinger, come ex-arcivescovo di Monaco, in uno scconvolgente caso di pedofilia in Bavienra negli anni Ottanta, avevo previsto tre lettori, invece ne ho avuti due.
il viscido conformismo con cui la stampa italiana riferisce degli scandali sessuali nelle istituzioni cattoliche che sta sconvolgendo la Germania, e l’ipocrisia con cui lascia credere che papa Ratzinger non ne sia coinvolto, NON dipende da Berlusconi, in questo caso, anzi, lo vedete applicato al signor Ratzinger, che certamente non paga i giornalisti italiani, non li minaccia, non ha nessun potere su di loro, non è neppure molto popolare presso l’opinione pubblica.
e allora, perché la stampa italiana non è in grado di fare semplicemente quel che rientra nell’etica professionale del giornalista, cioè ricercare disinteressatamente la verità per offrirla ad un pubblico di lettori che la desidera?
la risposta è talmente semplice che non solo nessuno ha il coraggio di dirla, ma neppure di dirsela.
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questa ricerca spassionata della verità in Italia interessa quasi a nessuno; il pubblico riceve dai giornali quello che vuole e, se volete sapere che cosa vogliono gli italiani dai giornali, basta consultare la rubrica degli articoli più letti del Corriere della Sera on line.
bisognerebbe farci una rubrica quotidiana, è un peccato che la documentazione definitiva di una demenza di gruppo così estesa venga triturata dal grande Niente della perdita collettiva di memoria ogni giorno.
i tre più letti di ieri:
1. Paura per Fini, evitata collisione in volo+
2. Parigi nella foto più grande del mondo
3. Nello Zimbabwe si muore di fame e si mangia l’elefante morto
dunque il conformismo dei giornalisti è quello dei lettori: intrinseco, originario, costitutivo della identità nazionale; Berlusconi lo alimenta, lo finanzia, lo coccola, lo difende ma non è lui a generalo; lui lo utilizza soltanto scientificamente.
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nessuno si illuda che gli italiani si interessino di politica per quel che di autentico e vero significa la parola; gli italiani semplicemente si godono lo spettacolo della politica, il teatrino, lo definisce qualcuno, e va bene se intendiamo il teatro delle marionette e dei pupazzi.
ma il modo migliore con cui Berlusconi difende la miserabile borghesia italiana, tanto più miserabile quando assume funzioni che dovrebbero essere intellettuali, è di farle da parafulmine e da falsa coscienza.
Berlusconi è un tipico caso di falsa coscienza collettiva: come il nevrotico esteriorizza nel sintomo il suo conflitto interiore, così Berlusconi ha la funzione di incarnare i NOSTRI difetti in modo che noi non possiamo vederli dentro di noi.
Berlusconi c’est nous: Berlusconi siamo noi.
i peggiori borghesi italiani sono gli antiberlusconiani.
scendendo in piazza contro il califfo di Arcore mettono a posto la loro falsa coscienza di conformisti perbenisti e ipocriti, incapaci di assumersi le loro responsabilità.
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i cari e benedetti oppositori di Berlusconi spegnessero la televisione invece di manifestare correndo poi a rimettersi di fronte al Grande Fratello.
cari compagni e blogger critici, non potete mentirmi: la sera della finale di Sanremo o del Grande Fratello non cala un post a pagarlo a peso d’oro e in rete sui blog non vola una mosca.
l’opposizione di Berlusconi è finta e autoreferenziale, tanto quanto sono finti i suoi sdegni e i suoi appelli al Popolo delle Libertà.
in Italia esiste solo il popolo delle Televisioni, l’unica libertà che agli italiani antiberlusconiani interessa e occorre è la libertà di ascoltare l’ALTRO grande demagogo, il Santoro, oppure il Berlusconi del Blog, Beppe Grillo.
ma il popolo degli antiberlusconinai nella sua maggioranza vive come se guardarsi Santoro fosse sufficiente a salvarsi la coscienza.
del resto non provate neppure a chiedergli che cos’altro possono fare: sono talmente interni ormai alla loro condizione di teledipendenza che neppure capirebbero la domanda.
il conformismo che li avvolge nei giornali è il conformismo che oramai ha modellato le loro teste, e non possono accorgersi del primo tanto quanto non possono accorgersi del secondo.
e contro questo conformismo abbiamo a disposizione lo stesso rimedio che abbiamo contro la stupidità: cioè nessuno.
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come un cretino non riuscirà mai ad accorgersi di essere un cretino e neppure a capire in che cosa consiste la stupidità, perché se avesse questa capacità sarebbe già fuori del girone infernale degli stupidi, lo stesso dicasi del conformismo, che del resto rappresenta solo una variante complementare della povertà di intelligenza.
come un alcoolista in stato di ebbrezza non può essere convinto di essere ubriaco, al massimo potrà rendersene conto solo confusamente per dimenticarselo subito dopo, così non potete far capire ad un italiano di essere italiano e quale grave limitazione delle normali abilità e competenze umane questo significhi: perdita del senso civico, atrofizzazione delle capacità critiche, capacità di entusiasmarsi in maniera puerile a comando altrui, ipersviluppo della aggressività sociale, inclinazione ad ogni forma di superstizione, adesione a modelli primitivi di interpretazione del mondo, mancanza di adeguata informazione scientifica e conservazione di un quadro magico semibarbarico del funzionamento della natura.
se è così, la democrazia non è una forma politica adatta alla cultura nazionale, e degenera irresistibilmente in corruzione di massa, clientelismo, malfunzionamento dei servizi pubblici ridotti a sacche parassitarie per nullafacenti e connessa protesta universale di tutto il popolo contro questo stato di cose, nel presupposto che esso sia attribuibile ad altri o ad altre cause.
l’Italia ha semplicemente bisogno di essere governata attraverso una dittatura, ma non parla della dittatura interna che c’è già e c’è già stata, e ci ha fornito i modelli di Mussolini e Berlusconi.
l’Italia, semplicemente, non può governarsi da sé: è il suo male da cinque secoli a questa parte, fu governata dagli stranieri per tre secoli e mezzo, mica per niente, e poi ha provato a fare da sé.
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l’indipendenza nazionale che celebreremo fra un anno esatto fu una generosa illusione ed un errore storico: tornino gli stranieri a governarci, per favore: il nord alla Germania, il centro alla Francia, il Sud alla Spagna.
il modo migliore di festeggiare l’anno prossimo il 150esimo anniversario dell’indipendenza sarebbe di rinunciarvi.
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a cominciare dalla abrogazione della Costituzione più demenziale del mondo: formata di due parti, una detta, che è una delle costituzioni più belle ed avanzate che ci siano, eternamente giovane e affascinante, malgrado i suoi 62 anni (la Costituzione ed io siamo coetanei, detto per inciso), e una solo accennata, che è il Concordato, che trovate solo citato nell’articolo 7, ma nessuno si prende la briga di riportalo di seguito, come si dovrebbe, per capire davvero come è stata impostata la nostra repubblica dai padri costituenti, e soprattutto dalla volontà di Togliatti.
è la nostra Costituzione segreta, quella che nessuno ha mai visto, che non si studia nelle scuole, e che pure governa il paese, dato che la seconda Costituzione solo accennata è quella che funziona davvero, che genera l’ipocrisia nazionale e che spiega la reticenza conformista della stampa d’Italia verso il Vaticano.
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Italia, unico paese al mondo ad avere una costituzione repubblicana, ma ad essere anche una monarchia.
Italia, unico paese al mondo ad avere una costituzione laica, ma ad essere anche una teocrazia.
Italia, unico paese al mondo ad avere due capitali: Roma, ma anche il Vaticano, e anche due capi di stato, il presidente della repubblica, ma anche il papa.
Italia, unico paese al mondo a dichiararsi indipendente, ma a non esserlo, perché non ha mai conquistato l’indipendenza dal Vaticano e con la breccia di Porta Pia fece sì entrare le sue truppe nella Roma papalina, ma solo perché il papato dilagassse in tutto il paese ponendolo progressivamente sotto il suo controllo
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e voi vorreste che la stampa italiana dicesse la verità sull’attuale secondo capo di stato che ha il paese, che riuscisse a far capire che questo suo sovrano a vita, l’attuale papa, ha avuto un atteggiamento di colpevole indulgenza verso un prete pedofilo? che lo ha accolto nella sua diocesi, quando era arcivescovo trent’anni fa, senza denunciarlo alla polizia, e ha anche acconsentito a che il suo vice lo rispedisse in un’altra parrocchia dove solo dopo pochi anni ha violentato un altro bambino?
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