wordpress domenica 22 agosto 2010 – 8:54
in uno dei mie ultimi post, a proposito delle proteste contro la nuova stazione di Stoccarda, che stanno assumendo il carattere di una vibrante rivoluzione culturale, mi sono posto questa domanda:
di fronte alla catastrofe planetaria in atto che senso hanno le campagne delle anime belle dell’ecologismo che contrastano le manifestazioni secondarie del problema, ma sembrano incapaci di affrontarlo nella sua vera dimensione?
ma la domanda, a ben guardare, si allarga ancora: che senso ha continuare ad indicare nella produzione industriale il centro del problema, quando essa ne è invece una conseguenza e anzi è solo lo strumento indispensabile per mantenere gli attuali livelli di sovrappopolazione?
non è questo stesso ecologismo di dettaglio una manifestazione di inconsapevolezza della vera portata dei problemi, la lotta per qualche sfizio sul Titanic che affonda? la dimostrazione di una abitudine alla raffinatezza così radicata da risultare insuperabile in menti viziate dalla presunzione di…
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