la bUFAla del Corriere. wp 243 [241] – 19 luglio 2010 – 598

wordpress lunedì 19 luglio 2010 – 20:00

Col titolo “Siamo soli?” (intende come uomini nell’universo, non nella vita…) il Corriere invita i maturandi che hanno sviluppato questo tema agli esami finali di mandare una sintesi dei loro lavori.

promette di valutarli “assieme a un rappresentante del ministero della Pubblica Istruzione, a un docente universitario e ai responsabili del Cun (Centro Ufologico Nazionale)”.

l’idea di chiamare l’associazione di quelli che credono agli UFO a giudicare le riflessioni sugli esopianeti e gli extraterrestri è veramente spassosa ed indica da sola qual è il livello culturale dell’iniziativa.

strano che non ci sia un prete, comunque: le anime in paradiso dei trapassati in grazia di Dio non sono un’altra forma di vita intelligente nello spazio?

“I migliori testi saranno pubblicati sul blog Mistero bUFO”, promette il Corriere, anche se il mistero più buffo di tutti è come abbia fatto il Corriere su cui una volta scriveva Pasolini a ridursi così.

cari studenti, mandateli a me piuttosto i vostri lavori, ma sappiate che qui si segue Jung e si crede agli UFO solo come manifestazioni della mente umana, e alle vite extraterrestri intelligenti non ci si crede proprio.

anche per un problema di fondo: che non si vede che una specie abbastanza stupida come quella umana possa giudicare dell’intelligenza di eventuali specie aliene.

che, se fossero tali, si guarderebbero bene dal passare su questo pianeta, per altro moribondo.

. . .

commenti:

afo 19 luglio 2010 alle 22:41
beh… io ho fatto quello.
Penso che per l’imbarazzo la professoressa esterna, per non dire che ha capito nulla, mi abbia messo un buon voto, se non tra i migliori della classe.
La mia idea era, considerando che era del classico, di riempire il tema di riferimenti scientifici sperando che alla fine capisca poco… e ci sono riuscito
😀
Il tema era interessante… se sviluppato in senso critico.
Se, come hanno fatto in molti, ci si metteva a raccontare incontri di 3 tipo… certo che finiva per diventare spazzatura.
Era comunque un tema che faceva riflettere sul senso dell’esistenza umana.
L’ho trovato… interessante.
Ma come faccio a mandare al Corriere il mio lavoro che il tema dopo la maturità non se po’ più veder?

bortocal 20 luglio 2010 alle 6:15
beh, per questo il Corriere dice di mandargli solo una sintesi…
deduco da questo che hai cercato di portare acqua alla tesi che l’universo pullula di esseri intelligenti come noi, anziché considerare quella che noi siamo un trascurabile incidente probabilistico di percorso, altrimenti avresti mandato, almeno in copia, a me.
tra l’altro non dirmi che nel fare il tema ti sei ricordato della discussione avuta con me sul blog!
http://bertolauro.blogs.it/2010/04/28/48-non-male-accompagnati-8473483/
non credo, ti avrebbero bocciato!
in ogni casi negli ultimi anni ho scritto parecchio su questo argomento… http://bertolauro.blogs.it/search/sistema%2Bsolare/AND/
(stupidamente mica avevo pensato che, se stavi scegliendo l’università cui iscriverti, dovevi anche avere fatto la maturità: sei stato fortunato che non ti sia capitato io in commissione, come ai bei tempi dell’insegnamento…)

afo 20 luglio 2010 alle 9:16
fortunato?
mi avresti bocciato?
😀
spero di no…
ho cercato di non prendere mai una posizione definitiva… così ciascuno sarà libero di fare le sue scelte
🙂
Diciamo che i punti chiave erano:
– Dimostrazione per via matematica dell’alta probabilità di esistere di forme di vita aliene;
– Possibili spiegazioni degli “avvistamenti”, qualche esempio con relativa spiegazione scientifica;
– Come si spiega l’assenza di contatti: 3 teorie (tra cui Hawking)
– Qualche spunto filosofico sulla casualità e necessità dell’essere umano
(forse c’era altro… ma chi se lo ricorda… )

bortocal 20 luglio 2010 alle 20:43
hei, che stratega da esami! mi sarei divertito a farti dei trabocchetti, una volta mangiata la foglia…
ma poi credo che ti avrei promosso, ed anche bene.
ho un paio di domande: come si fa a calcolare matematicamente un indice di probabilità senza conoscere le grandezze che lo determinano?
tralascio del tutto l’ultima domanda in nome di Wittgenstein, e chiedo lumi sulle due intermedie, in particolare su Hawking

afo 20 luglio 2010 alle 21:14
si calcola approssimando…
cioè nel mio caso ci si poteva limitare all’attuale universo osservabile.
Prendi il numero delle galassie che si stima esistano… prendi un numero che si stima possa essere il numero delle stelle di una galassia media… ora… ottenendo un numero enorme… è molto improbabile che una situazione simile al nostro sistema solare non si possa ripresentare.
Infatti se fai il rapporto tra il caso particolare della Terra 1 e quel numero enorme di possibilità ti viene 1/(numero enorme)= circa 0… il che è molto improbabile.
Vuoi vedere che tra i casi esclusi che sono circa 99,99% ce ne sarà un caso simile alla Terra?
(non è certo… ma è molto probabile…
il che per la scienza moderna… a partire dalla meccanica quantistica equivale a dire certezza per un fisico contemporaneo a Newton :D)
Non mi ricordo tutti gli esempi di avvistamenti… però mi pare di aver citato la storia dell’aereo americano Stealth (invisibile ai radar) considerato inizialmente UFO alieno dalla popolazione.
Poi uno che ho visto personalmente (non dicendolo però… altrimenti mi prendevano per pazzo)… che ho collegato al fenomeno dei fulmini globulari non del tutto spiegato scientificamente.
Per le 3 teorie…
una legata all’impossibilità di sviluppare tecnologie in grado di permettere la percorrenza di enormi distanze galattiche.
Quella di Hawking che riguardava l’inferiorità dell’essere umano rispetto alle forme di vita aliene.
In un certo senso nemmeno noi ci interessiamo alla vita di un verme… cioè non sempre.
Gli alieni potrebbero non essere interessati al nostro mondo troppo inferiore.
La terza mi sfugge
:D…
Ci sono premi offerti dal Corriere per caso? 😀

bortocal 21 luglio 2010 alle 18:44
beh, chiedi al Corriere, il premio per chi concorre da me è una critica molto stringente nel caso si avventuri a tentare di dimostrare l’esistenza di intelligenze aliene (oltre a quella di Tremonti…).
quanto al modo di impostare il calcolo delle probabilità, mi pare che la fai molto semplice.
intanto andrebbe riformulata la domanda: da “esistono ALTRE forme di vita intelligente nell’universo?” a “esistono forme di vita intelligente nell’universo?, per evidenti motivi.
secondo, non serve a nulla aumentare a sproposito il numero delle probabilita’ potenziali calcolando quanti possono essere i pianeti simili alla Terra (pochissimi comunque, se non nessuno), quando non si sa quanto sia probabile che in un pianeta simile alla terra si crei una vita simile all’umana.
il calcolo avrebbe senso se si pensasse che necessariamente in un pianeta di tipo terrestre l’evoluzione crei una forma di vita umana, ma l’osservazione del nostro stesso pianeta dimostra che, in condizioni assolutamente identiche, il processo e’ avvenuto soltanto in un’area continentale su sei.
non sappiamo quindi neppure in che percentuale degli ipotetici pianeti di tipo terrestre una vita umana possa crearsi.
la mia impressione è che già questa probabilità sia estremamente bassa.
unita al fatto chela probabilita’ di trovare un pianeta di tipo terrestre è a sua volta trascurabile,le due improbabilita si moltiplicano l’una con l’altra, tanto che il risultato finale potrebbe essere un valore probabilistico che è una frazione di 1.
questo significherebbe semplicemente che oltretutto la vita umana sulla Terra stessa non esiste propriamente, ma e’ solo una probabilita’ che si autoosserva senza essere veramente esistita mai. 😉
anche io ho visto un ufo un paio di volte uno alla scuola elementare con tutta la mia classe, ed era per le caratteristiche certamente un fulmine globulare…

afo 22 luglio 2010 alle 8:58
hai tralasciato un particolare :D…
chi ha detto che gli alieni devono assomigliare per composizione e struttura agli esseri umani?
possono avere una natura completamente diversa rispetto agli esseri umani.
per intelligente naturalmente si considera la capacità di elaborare dati attraverso il cervello.
come fai a dire che un caso simile alla Terra non sia più possibile…
stai analizzando un granello di sabbia e mi stai dicendo con certezza che sulla Terra non esiste un altro granello di sabbia uguale?
bene… sarà diverso con forme di vita diverse
😉
a me piace pensare che l’umanità sia risultato di qualche esperimento alieno :D… la corsa evolutiva degli ultimi 2000 anni è molto molto strana.

bortocal 23 luglio 2010 alle 7:07
ahimé, mi rendo conto che fin dall’inizio l’argomento della discussione non è stato definito bene, e forse io stesso sto facendo qualche confusione?
cerchiamo semplicemente delle forme di vita extraterrestri?
allora l’universo ne pullula certamente; non abbiamo ancora raggiunto una prova definitiva, ma gli indizi di forme di vita unicellulari su Marte o sulle comete si moltiplicano; Hoyle è l’autore di una teoria dell’origine della vita terrestre stessa dallo spazio che ha sempre più successo.
quindi vite aliene da microscopio? no problem.
il problema è che cerchiamo delle forme di vita intelligenti.
cioè?
“per intelligente naturalmente si considera la capacità di elaborare dati attraverso il cervello”.
già questa è una idea molto antropomorfa: un formicaio, ad esempio, è una forma di vita molto intelligente, ma non in possesso di un cervello.
e un computer? è certamente in grado di elaborare dati, ma secondo te ce l’ha o non ce l’ha un cervello? io direi di no.
insomma, se il granello di sabbia è troppo diverso dal nostro granello di sabbia noi non sappiamo riconoscerlo come granello di sabbia.
c’è una contraddizione implicita nell’oggetto della ricerca che rende la ricerca vana.
se cerchiamo chi è identico a noi, non possiamo trovarlo; ma se cerchiamo chi è diverso, non possiamo riconoscerlo.
soprattutto perché gli esseri umani nel loro insieme sono poco intelligenti.
ci sono eccezioni umane che si avvicinano ad un QI di 200.
che cosa succederebbe se incrociassimo alieni con QI di 2.000 oppure di 2?
riusciremmo ancora a parlare di intelligenze?

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