wordpress sabato 17 luglio 2010 – 7:16
Massimo D’Alema ha parlato.
fa parte del personaggio tacere a lungo, cercare di indovinare come si stanno mettendo le cose e poi recitare la parte dell’oracolo.
D’Alema ha parlato in queste ore per dire che è giunto il momento di un governo di unità nazionale, non presieduto da Berlusconi, però (e vorrei ben vedere!), ma da qualcun altro.
Il Riformista, giornale che viene considerato vicino a lui, spiega che questo qualcun altro sarebbe Tremonti.
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solo un folle o un completo idiota, politicamente parlando, potrebbe pensare di andare agli elettori dopo avere sostituito un governo Berlusconi con un governo Tremonti.
che sarebbe, ovviamente, come dichiarare al popolo che si vuole un berlusconismo senza Berlusconi.
insomma, Tremonti come il generale Badoglio.
il primo impulso è quello di pensare che D’Alema non può pensare di sostenere Tremonti come successorie di Berlusconi!
e che Il Riformista, che gli attribuisce questa pazza idea, gli vuole del male.
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ma D’Alema è un idiota politico?
dipende dai punti di vista: dal punto di vista delle cricche di potere certamente no, visto che è anche riuscito a far fare all’Italia la prima guerra del suo dopoguerra (quella contro la Serbia), con la violazione più grave della Costituzione art. 11 di sessant’anni di repubblica, senza che neppure i pacifisti alzassero troppo la voce .
dal punto di vista degli elettori del Partito Democratico invece D’Alema è un uomo pericoloso, che gioca costantemente per il nemico, cioè per il berlusconismo.
mi rimane assolutamente misterioso perché sia l’oggetto di una specie di venerazione da parte di elettori masochisti, eppure D’Alema ha fatto quasi più danni al suo partito di Berlusconi.
ma tu vaglielo a spiegare ai fedeli democratici.
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e poiché considero D’Alema in questo senso un furbissimo e vacuo idiota politico, temo che l’interpretazione del Riformista sia vera.
del resto, basta verificare, un paio di giorni dopo: D’Alema non l’ha neppure smentita…
cor-pus-zero 