filosofia del dovere. borforismi 95 [wp s.n.] – 12 luglio 2010 – 574

wordpress lunedì 12 luglio 2010 – 19.22

chi lo sa davvero quale è il dovere dei filosofi.

chi lo sa se gli uomini hanno più bisogno della verità dolorose dei filosofi o delle bugie consolatrici dei preti.

chi lo sa se il dovere dei filosofi non sia quello di tacere…

. . .

commenti:

afo 12 luglio 2010 alle 23:20
il dovere dei filosofi dipende dal periodo storico in cui vengono inseriti. Attualmente dovrebbero interessarsi particolarmente al futuro della vita sulla terra… cioè dell’impatto che la tecnologia potrebbe avere sulla nostra società. Hans Jonas aveva formulato “il principio di responsabilità” :)…
penso debbano riflettere sostenendo gli scienziati nella loro attività.
Tacere non aiuta nessuno
😉
– grazie per la risposta sulle facoltà 🙂

bortocal 13 luglio 2010 alle 5:42
certamente, caro ovidius, ma che cosa deve fare una persona che riflette se arriva alla conclusione che non vi è assolutamente nessuna possibilità di salvare l’umanità da se stessa?

afo 13 luglio 2010 alle 11:13
farlo presente al mondo…
trovare le cause di questa impossibilità
😉

bortocal 13 luglio 2010 alle 19:42
a questo punto dirlo al mondo è un gesto gratuito, forse occorre dirlo solo a qualcuno in grado di capire, per studiare qualche via segreta di salvezza.
quanto alla impossibilità per l’umanità di salvarsi, essa consiste in questo: che come il cervello pensa di essere immortale, così lo pensa l’umanità e si comporta come se avesse la certezza di esserlo.
una delle prime cose da fare per ridurre il danno è provare a distruggere la fede in dio nel maggior numero di persone possibile, perché questa fede è la forma che assume questa arrogante presunzione di immortalità.
ma il secondo aspetto del problema, questo è davvero irrisolvibile: perché la rovina dell’umanità è data dallo squilibrio fra la spinta animale dell’essere umano a moltiplicarsi fuori controllo e la riduzione di molti di quei meccanismi biologici che riequilibravano la specie.
ovviamente questi meccanismi si possono sempre riattivare, ma per farlo occorre abbandonare la civiltà e ritornare alla barbarie.
gli unici in grado di salvare l’umanità oggi sono forse i talebani: perché distruggerebbero la scienza, riporterebbero la civiltà umana al medioevo e garantirebbero secoli di guerre civili e di stragi in grado di ridurre la pressione demografica…
ma chi oserebbe difendere e diffondere una simile convinzione, essendo del tutto sicuro che possa essere giusta?

afo 13 luglio 2010 alle 20:56
beh… direi che sei troppo radicale 😀
prima di tutto il cervello umano è consapevole di essere mortale.
Soltanto che bisogna accettare questa condizione senza pensarci proprio ogni giorno…
ti potrà essere chiesto: “Chi sei tu per decidere cosa sia buono per l’uomo?” Perché distruggere Dio?
Basterebbe distruggere la corruzione umana… quelli aspetti negativi della chiesa.
Chi sei tu per decidere a cosa devo credere io?
Non c’è forse libertà di pensiero?
Spinta animale… si… siamo l’animale dominatore della terra per il momento.
Penso che bisogna trovare dei meccanismi più pacifici per trovare un equilibrio. Sostenere il massacro di uomini non è AMMISSIBILE…
Ultimo punto… LA SCIENZA NON SI TOCCA! Ma come sempre si manda a morte chi non si conosce oppure qualcosa che non si conosce. Ora…se ti permetti di mandare la scienza a morte… da domani fai questo:
-bevi acqua dai fiumi
-impara a cucirti i vestiti da solo
-comincia a coltivare quello che consumi
-non usare i computer
-non usare i cellulari
-non guardare la TV (penso tu lo faccia già)
-non leggere i giornali (sono stampati da macchine)
-non viaggiare… l’aero è frutto della scienza più avanzata
-non prendere l’auto
-non prendere il pullman
-non prendere il treno
-non usare elettricità
-non usare il frigorifero
-non fare foto
-non usare la penna per scrivere (dietro ci sta lo studio della pressione atmosferica)
-d’inverno usa legna per riscaldarti
ecc…
Penso che dire quelle cose sia frutto di un falso moralismo… in realtà anche tu vivi nella società moderna… e in fondo non vorresti vivere da schiavo nel medioevo. Se pensi che siamo troppi… pensa chi ti da il diritto di mandare a morte altre persone.
Con questo commento devo dire che hai esagerato… sarà stato intenzionale? 😀 chissà…
Un filosofo deve rispettare la persona umana prima di tutto…
poi deve coltivare negli altri il piacere per il sapere…
e insieme trovare le soluzioni migliori :).
E’ troppo difficile?…
Nessuno ha mai detto che sarà facile
😉

bortocal 13 luglio 2010 alle 23:28
caro afo,
se vogliamo goderci a fondo le discussioni, bisognerà pure che uno dei due faccia il sacrificio di presentare tesi non dico affatto sbagliate, ma un pochino provocatorie; se no, va a finire che si passa il tempo a darsi ragione praticamente su tutto e questo alla lunga è noioso.
– la mente umana è razionalmente convinta di essere mortale, certamente, ma il cervello come pura macchina no, non lo sa, tende sempre a programmare come se non lo fosse: occorre sempre uno sforzo della mente per riportare il cervello alla ragione 🙂
(scusa se aggiungo paradosso a paradosso).
– chi sono io per decidere che cosa sia buono per l’uomo?
niente di più di quelli che lo decidono al mio posto, ma neppure niente di meno.
motivo per il quale sono convinto non di poter decidere, ma di potere almeno fare delle ipotesi; libero poi ciascuno di accettarle o no.
(sempre sapendo che la fede alla fine è un istinto, risponde ad un bisogno, e con i bisogni c’è poco da discutere).
in ogni caso non ho assolutamente l’intenzione di lasciar decidere la questione da parte di coloro che attribuiscono le loro opinioni personali a Dio.
– se è così facile distruggere gli aspetti negativi della natura umana o gli errori della chiesa, come mai non è stato ancora fatto?
fatelo e mi smentirò, ma evidentemente tanto facile non è.
– lo stesso dico quanto al trovare dei meccanismi più pacifici per regolare la vita umana, ma abbiamo alle spalle secoli di genocidio, e purtroppo è impossibile non vedere che, grazie alla sua intelligenza, l’animale uomo è l’unico capace di praticare il genocidio sistematicamente.
chiaramente, se questi meccanismi non si trovano, l’ipotesi più probabile diventa quella dell’aggravamento della violenza sociale, cosa che l’osservazione del resto conferma.
– io sono un uomo del XX secolo, e amo la scienza.
proprio questo mi impedisce di farne un oggetto mitologico o di divinizzarla e mi consente di vedere con sufficiente chiarezza i suoi limiti e i suoi errori.
la scienza ha raggiunto il suo scopo, che è quello di migliorare la qualità della vita degli individui; la scienza funziona per obiettivi circoscritti.
la comprensione dell’insieme le manca, e questa contraddizione rischia di determinare che dalla somma del miglioramento delle esistenze individuali possa venire la catastrofe della specie.
– tutto questo è esagerato?
nessuno ne sarebbe più felice di me!
(sto aspettando ancora la risposta al mio altro commento: troppo impegnativa?)
buona serata, ma oramai probabilmente buona giornata…

afo 14 luglio 2010 alle 9:21
nel primo commento ti auguravi che i talebani distruggessero la scienza… poi nel secondo dichiari di amare la scienza?
lasciamo da parte la religione… tanto conosco la crociata che stai combattendo da tempo
😀
volevo solo dire che sostenere il genocidio di essere umani non è AMMISSIBILE.
Stai mettendo al primo posto il bene della società nel suo complesso. Una concezione tipica dei regimi totalitari… e invece bisogna rispettare il valore della persona… cioè l’individuo. Solo in seguito potrai interessarti alla totalità.
— l’altro commento… ci stavo pensando…

bortocal 14 luglio 2010 alle 16:15
eh eh, non vorrei irritarti. 😉
non sto combattendo alcuna crociata contro la religione; ho appena finito di evidenziare come sia un bisogno fisiologico di molti cervelli umani, bisogno che sfugge ad ogni possibilità di analisi razionale…
sottolineo però limiti, difetti e contraddizioni delle religioni; lo farò fino a che mi sarà consentito e le religioni non ricostituiscano la loro dittatura sul libero pensiero, come nei secoli passati.
– sui talebani.
il problema principale dell’umanità di oggi, a mio non solitario parere, è la sovrappopolazione, e a questo problema la scienza sinora ha trovato una sola soluzione, la contraccezione, tuttavia inefficace, o meglio efficace solo in occidente, in società benestanti; sul piano politico la Cina ha invece introdotto il controllo delle nascite, solo parzialmente efficace.
a questo punto il problema sarà prima o poi risolto in termini tragici, e tu appartieni ad una generazione che probabilmente assisterà alla catastrofe.
io non auspico affatto la vittoria dei talebani e la distruzione della scienza: però osservo la realtà e la giudico.
non è che su una mia amica ha il cancro e l’unica possibilità che se la cavi è che le amputino una gamba, io sono contento dell’amputazione.
constato che i talebani vogliono riportarci alla barbarie e che questa loro aspirazione ha dalla sua parte le forze della storia.
figurati quanto mi piace l’idea di una monarchia teocratica talebana, riedizione dell’avvento del cristianesimo nella storia: cercherò di oppormi a questa deriva, ma ciò non toglie che io possa vedere che sulla lunga distanza la prospettiva di salvare la civiltà laica occidentale moderna è molto debole.
dirlo potrebbe aiutare la prevenzione, se essa fosse possibile; altrimenti risponde comunque ad un bisogno personale.
– sulla precedenza dei diritti individuali su quelli collettivi, non siamo d’accordo, e personalmente la trovo una manifestazione grave di egoismo.
tu mi stai dando del sostenitore delle dittature :), ma io dico che la dittatura dell’individualismo è ancora peggiore.

afo 14 luglio 2010 alle 21:56
la catastrofe? … certo… c’è sempre una generazione che deve riparare quello che le altre rovinano 😀 .
ma noi ci faremo furbi e non risolveremo i nostri problemi con la guerra ;). Speriamo di portare la nostra civiltà più vicino alla perfezione grazie alla scienza
😀
Basta con questo catastrofismo 😛

bortocal 15 luglio 2010 alle 5:55
vedi, caro ovidius, in che bella contraddizione ti sei messo da solo 😉
sostieni che il compito del filosofo oggi è di dare il suo contributo alla lotta per la salvezza dell’umanità, ma se poi trovi semplicemente un blogger che lo fa, gli dai del catastrofista…
non trovi divertente la cosa?
devo poi avvisarti che la crisi che stiamo vivendo non è la normale crisi di avvicendamento fra generazioni, ma una crisi a rischio mortale, e che secondo diversi studiosi il punto di non ritorno è già passato da un pezzo.
propendo anche io a questa analisi, e quindi ritengo di dare semplicemente il mio contributo a metterci in guardia perché siamo meglio preparati a capire la catastrofe.
ammetto però che l’operazione è inutile e che molti di questo neppure vogliono sentir parlare, preferendo godersi gli ultimi giorni di Pompei spensieratamente.
anche tu tra questi?

afo 15 luglio 2010 alle 12:14
se lo dici te :D…
comunque stavo solo dicendo che un filosofo dovrebbe non essere solo un catastrofista (evidenziare i prob.), cercare di proporre risposte alla crisi sempre nel rispetto della persona umana e dell’ambiente.
La guerra non mi pare rispecchi proprio questo tipo di soluzione
😉
io? per quanto io possa essere pessimista… sono sicuro che qualcuno potrà cambiare il mondo… e sono sicuro che lo farà attraverso la scienza :D. Bisogna sperare sempre che una soluzione sia possibile… altrimenti andremo tutti a suicidarci come i topi Leming 😀

bortocal 15 luglio 2010 alle 20:13
se tu pensi che io ritengo attivamente che la guerra sia una buona soluzione, non ci stiamo capendo proprio.
è inutile che ti rifaccia l’esempio già fatto: vedo la guerra civile mondiale e le nuove invasioni barbariche, quando la nostra tecnologia sarà messa fuori gioco, come le devastanti conseguenze di una incapacità di trovare soluzioni alternative: l’amputazione come risposta al fallimento di altre terapie.
il problema si sposta tutto sul fatto se ci sono queste terapie: tu ne hai?
la fede giovanile nella capacità di cambiare il mondo mi piace, ma qui dobbiamo dire come.
ora, nei crolli delle civiltà abbiamo diversi modelli: quello dell’impero romano (crisi della tecnologia del tempo e invasioni barbariche, appunto), quello medievale (Peste Nera), quello dell’Isola di Pasqua o di Petra (sterminio pressoché totale degli abitanti per fame a seguito del collasso ecologico ambientale).
la radice del nostro problema è la sovrappopolazione che porta con sé l’aumento della CO2 e il collasso ambientale e climatico.
sembra che la soluzione stia nel controllo delle nascite.
quindi occorre neutralizzare il pensiero delle diverse chiese che vi oppongono tutte (prima mossa).
poi occorre dare una risposta ancora perché dove questo controllo funzione (Europa, per esempio), la popolazione aumenta lo stesso per via dell’immigrazione, e ci sono altri problemi.
e dove funziona un po’ meno, con altri strumenti (Cina), si rischia comunque la crisi per altri fattori: squilibrio demografico interno.
ora, visto che il controllo parziale delle nascite presenta molti altri problemi, non è che di per sè la possiamo pensare una soluzione efficace.
aggiungi che neppure il controllo delle nascite risolve il problema, dato che in Cina è in atto un incredibile sviluppo del tenore di vita della popolazione al ritmo di circa il 10% in più ogni anno.
tanto che lo scorso anno, culmine della crisi occidentale che ha rallentato lo sviluppo, comunque il mondo ha accresciuto la produzione del 4%.
a questo punto aspetto che qualcuno mi chiarisca dove sono le soluzioni.
ovviamente, del resto, come vedi su te stesso, la semplice elencazione di queste problematiche determina nell’uomo comune una reazione totalmente irrazionale di rigetto e di fastidio.

afo 15 luglio 2010 alle 20:58
spostare parte della popolazione sulla Luna… mi pare ragionevole 😀
ok… la situazione non è rosea. Diciamo che mi trovo con una bomba in mano… che faccio? mi metto a piangere aspettando che esploda oppure trovo una soluzione per salvarmi le chiappe?
io non ho detto di avere una soluzione… altrimenti non sarei qui a scrivere. Mi sarei goduto la mia fama
😉 . Ora… Divertiamoci a trovare la soluzione. Guerra? no… Controllo? no… Cosa resta?… bah…

bortocal 15 luglio 2010 alle 22:07
mah! sul cercare la soluzione, mi pare che siamo d’accordo tutti e due.
io sto solo dicendo che non è utile dire di averla già trovata, quando non è vero…
io alla fine sono quasi più ottimista di te, perché dico che se la ragione e la scienza non sono in grado di trovarla, ci penserà la natura coi suoi metodi crudi…
(che è come dire che salterai per aria con la bomba in mano senza averla ancora trovata…).
… una delle soluzioni possibili (?) è il suicidio spontaneo degli ultrasessantenni per salvare l’umanità…
però so già che non ti piace….

afo 15 luglio 2010 alle 22:47
beh… in effetti… come idea non è male 😀
skerzo naturalmente… continua a pensarci… e se non trovi una soluzione… lascia perdere… che ci pensino altri 😀

bortocal 16 luglio 2010 alle 6:33
beh, mica scherzavo troppo io, la mia è davvero una soluzione possibile: in fondo abbiamo già dato, abbia anche già avuto e insomma largo ai giovani: niente più crisi finanziaria per le pensioni, contenimento drastico delle spese sanitarie, miglioramento generale dell’estetica.
occorre solo un profeta che convinca gli ultrasessantenni che uno stuolo di vergini li attende di là – ops, forse c’è già stato…
🙂

Un pensiero riguardo “filosofia del dovere. borforismi 95 [wp s.n.] – 12 luglio 2010 – 574

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