wordpress sabato 15 maggio 2010 – 12:07
Calderoli ha deciso di darci un esempio.
propone di ridurre del 5% gli stipendi dei parlamentari, ma sai quanto grasso che cola ancora…
così che ci serva da fascistissimo esempio per i tagli che toccano a noi.
(gli esempi fascistissimi sono quelli in cui i capi fingono di sacrificarsi per metterla meglio in quel posto a coloro che non a caso si chiamano i sottoposti).
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infatti infatti…
la crisi c’è ed è gravissima, non sarò certo io a negarlo, visto che è 4 anni che la preannuncio, anche sbeffeggiato da qualche commentatore iellatore e menagramo che alla fine l’ha avuta vinta, e io almeno ho i post da parte a dimostrarlo, mica sono come Tremonti che dice di averla predetta solo dopo che è successa.
quindi si devono recuperare 25 miliardi…
25? sono pochi, ne servono 30.
perché 5 servono a pagare col resto dell’Europa i debiti della Grecia (5 sono il regalo di Berlusconi a Gheddafi e 5 sono serviti per l’Alitalia, 10 al ponte di Messina, giusto per ricordare…).
poi si aggiungeranno altri miliardi di debiti e quindi di tagli per pagare con l’Europa i debiti del Portogallo.
poi quelli per la Spagna e l’Irlanda (ma c’è qualche relazione fra cattolicesimo e propensione dei governi ad indebitarsi?)
poi il cerchio si chiederà, perché l’Italia dovrà indebitarsi per pagare assieme all’Europa i debiti dell’Italia…
insomma, come li paghiamo tutti questi miliardi di tagli?
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notoriamente basterebbe che in Italia tutti gli evasori pagassero le tasse, oppure che si tassassero pesantemente i consumi di lusso, se non si riesce a beccarli sul fatto, e l’Italia sarebbe un paese dal bilancio sanissimo, in pochi anni si potrebbe rientrare dal debito, giuro.
le attività criminali delle varie mafie e camorre sono talmente gigantesche che basterebbe riuscire a tassarle, o meglio a confiscare del tutto i profitti, per risanare lo stato: anzi, avanzerebbe perfino qualcosa, per toglierci qualche sfizio…
* * *
però questa è l’ultima delle cose che viene in mente a Tremonti e a Calderoli, dato che i loro partiti sono votati proprio soprattutto dagli evasori fiscali, che le tasse non le vogliono pagare.
e quindi, ecco come si racimoleranno quei 30 miliardi di euro che servono per il momento:
– niente aumenti agli statali.
– rinvio del pensionamento per chi stava per andarci (e nello stesso tempo turn over, ci viene detto: cioè botte asciutta e moglie sobria, per intenderci)
– rinvio delle liquidazioni (fatti più in là: il risanamento alla Tremonti… e alla Berlusconi)
– altri tagli dello stesso genere non specificati, per esempio sanità, che andranno sempre a colpire i soliti poveri cristi, mentre i potenti sgavazzano.
ah, forse, ma dico forse, ci sarà anche un rinvio delle grandi opere decise proprio ieri per 17 miliardi, ed era uno scandalo che si pensasse proprio in questo momento a costruire autostrade e altre grandi imprese (con i connessi lavori nei pied-a-terre della casta), come chiede la Confindustria perché il piatto piange.
non è ancora chiaro se questo rinvio ci sarà e chi colpirà: intanto i ladri di tangenti piangono.
ah, ovviamente ci saranno ancora condoni condoni condoni: è o non è Tremonti il nostro genio della finanza che dicono creativa, ma a me pare sempre uguale a se stessa?
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credevo che fossimo arrivati alla fine dei condoni, ma a qualcuno è saltata in mente l’idea di confrontare le foto aeree della penisola col catasto e sono saltate fuori 2 milioni di case ancora non censite.
case che non esistono, e quindi neppure hanno mai pagato le tasse.
pagheranno una nuova infima una tantum e saranno a posto; gli altri, gli onesti, continueranno a pagare come prima dieci volte tanto.
e la casta unica al mondo per dimensioni di politicanti, assessori, sindacalisti corrotti, l’immensa pletora di persone distaccate e pagate per non far lavorare neppure gli altri?
sono dei distaccati e continueranno a usufruire dei loro distacchi.
insomma, ancora una volta pagheranno tutti, tranne quelli che devono pagare.
è il tremontismo, ragazzi, condito dall’esempio di Calderoli.
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in realtà l’Italia è uno dei pochi paesi europei che ha il sistema pensionistico in ordine, grazie alle riforme nel settore di Dini e di Prodi, ai quali gli italiani dovrebbero fare un monumento, visto che era gente che ci capiva qualcosa e ha risanato per un bel po’ d’anni senza macelleria sociale; sulle pensioni in questo momento fra contributi e prestazioni lo stato ci guadagna perfino un po’.
che importa, si comincerà a tagliare proprio lì, e tutto il resto sarà un optional.
grazie dell’esempio, ministro Calderoli.
Lei è il ministro della semplificazione, ed è bello che ci semplifichi prima di tutto le pensioni.
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