wordpress sabato 1 maggio 2010 – 8:21
Stefano, ora sappiamo.
tu eri lo spacciatore dei giardini,
avevi marijuana in tasca, sei stato arrestato.
16 ottobre: celle di sicurezza, scarcastiche loro.
come Regina Coeli e Palazzo di Giustizia
(a meno che non si intendano i giustiziati).
Nicola, Corrado e Antonio ti hanno pestato.
eroi del bene dentro una divisa.
tu in un film di Pasolini, ma come potevi saperlo.
accattone, tossico, rompicoglione.
ti sei perfino fratturato.
17 ottobre, domani è un altro giorno.
Claudio direttore ufficio detenuti PRAP
– che minchia vuol dire sta sigla, trova soltanto google
Il Direttore Generale del Personale DAP
l’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
mancata corresponsione emolumenti
incresciose situazioni a danno, naturalmente, del personale.
La coordinatrice nazionale Penitenziari FPCGIL –
il passeggio con la fidanzata interrotto
per convincere il medico di turno del Pertini,
mentre l’ex partigiano si rigira nella tomba.
Rosita, ascolta, prendilo tu, siamo in un guaio.
ma che cazzo mi chiedi, non è il posto adatto.
fallo per loro, rischiano grosso.
“Condizioni generali buone, apparato muscolare tonico,
stato di nutrizione discreto”.
la frattura non esiste, nemmeno osservata.
ingessarla? ma come si può provare a curare
una frattura kafkiana che non esiste neppure?
Stefano nel letto chiede l’avvocato.
la frattura gli impedisce di pisciare.
non avrà nulla, salvo un catetere,
peccato messo male, che non scarica l’orina.
non è un uomo malato in ospedale,
Stefano è un prigioniero politico che nessuno sa,
desaparesido dell’Italia più distratta mai vista.
Aldo, il primario, Silvia, Flaminia, Luigi e Stefania, dottori:
non vedono i valori glicemici pericolosi per la vita.
basterebbe qualche zolletta di zucchero,
scrive oggi il giudice, criticato a sinistra.
18, 19, 20, 21 ottobre:
dov’è l’elettrocardiogramma? chi ascolta il polso?
chi dice con un sorriso giurato ad Esculapio
coraggio, Stefano, il dolore passerà.
chi gli dà anche soltanto sedativi?
l’urina dalla vescica comprime gli organi.
Stefano non mangia, chi se ne frega,
crede forse di essere Pannella?
21 ottobre, Stefano ha chiesto cioccolata,
il suo organismo ha mandato il bip di emergenza.
nessuno lo ascolta, si aspetta che crepi,
dei medici non possono non saperlo,
oppure non lo sanno, chi sa cosa pensano.
22 ottobre: Stefano è morto senza cioccolata.
nessuno lo ha visto morire,
dev’essere successo alle tre di mattina.
alle sei provano a rianimarlo, i dottori.
giocano col cadavere fingendo che sia vivo.
poi Flaminia scrive sul referto: “morte naturale”,
come per dire “noi non lo abbiamo ammazzato”.
qualcuno racconta che ora i medici rischiano:
hanno già rischiato anche troppo,
rischiato di uccidere Stefano, e il rischio è riuscito.
che cos’altro rischiano di più?
il direttore dell’ospedale li assolse.
il sottosegretario alle dipendenze
(tossico-. intendo, senza fraintendo, spero )
in televisione pure.
“caduta accidentale, rifiuto delle cure”,
alla Camera l’altro ministro Angelino.
solo un immigrato del Gambia
ha per coraggio testimoniato verità
– e poi dicono gli africani bugiardi…
ma la gente del popolo sta dalla parte
dei bugiardi abilitati a mentire ufficialmente.
adesso occorre solo aspettare che i giudici
volenti nolenti dopo infinite discussioni
facciano altrettanto fra un po’.
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