il benservito di Bossi al Berlusca e il federalismo di Maga Magò. wp 161 [160] – 29 aprile 2010 – 392

wordpress giovedì 29 aprile 2010 – 18:47

premetto che ci vuole una bella incoscienza ad occuparsi delle beghe di metà legislatura dei politici italiani e che mai come in questi giorni ho avuto la dolorosa sensazione di come la democrazia stessa stia diventando un lusso e, se non ci sbrighiamo a capirlo in fretta, non riusciremo a mantenere il contatto con la massa, oggi agitata da ben altre oscure e giustificate paure…

mentre altrove si discute se provare ad aiutare la Grecia, rischiando alla fine di essere trascinati a fondo tutti con lei, oppure se stare alla finestra a lasciarla morire per i suoi peccati, ma poi rischiare di essere trascinati a picco lo stesso, perché comunque contagiati – che è almeno un argomento di discussione vero e meno da teatro dei pupi…

però mi domando e dico, visto che i giornali italiani non fanno altro, che parlarci dei pupi della politica, almeno riuscissero a capire che cosa succede e ci dicessero la verità.

* * *

la verità è che l’amico Bossi ha mandato a dire al Berlusca che le elezioni si fanno solo se le vuole lui: veramente ha detto “se le vuole la Lega”, ma poi si sa che la Lega è lui.

sembra che Berlusconi non abbia sentito: continua a dire che Fini deve stare buono, altrimenti si va alle elezioni anticipate.

ora, siccome Bossi dice no alle elezioni anticipate, che cosa vuol dire questo se non che Bossi, pur di avere il federalismo, è pronto a lasciare Berlusconi al suo destino?

il giorno che Berlusconi proverà a farsi sfiduciare dal suo Popolo delle Libertà, la Lega si alleerà con chiunque e anche col Partito Democratico, pur di far continuare la legislatura fino ad avere il federalismo.

insomma, come non capire che il pallino è passato a Fini, che sta defenestrando il Grancaliffo?

* * *

ora, chiunque avesse una testa, sarebbe pronto a darglielo a Bossi questo benedetto federalismo, pur di liberarci tutti del Grancaliffo o Bercaliffo, come si dice in arabo lo stesso concetto.

anzi non resterebbe che provocare ogni giorno peggio il Bercaliffo fino a spingerlo a fare questa mossa suicida: sfiduciarsi da solo per provare a sciogliere il Parlamento…

ma non posso biasimare neppure D’Alema che ci sta pensando, di nuovo senza riuscirci: dato che nessuno a Bossi questo federalismo riesce a darglielo, perché nessuno sa cos’è, neppure Bossi.

da ultimo il federalismo, che prima era semplicemente voluto dal popolo, è diventato anche “fiscale”.

considerando gli appetiti clientelari dei leghisti, c’è da immaginare che questo voglia dire che le tasse le vogliono riscuotere loro, attraverso i loro sindaci, le loro province e oggi attraverso i loro due presidenti regionali, in Veneto e Piemonte…

l’unico altro lume che ci è stato dato è che “il federalismo è necessario se non vogliamo fare la fine della Grecia”, come ha dichiarato ieri Bossi, ma non ci è stato affatto spiegato perché il federalismo sia così benefico, anzi, direi perfino magico.

* * *

il federalismo, scriveva qualcuno, dovrebbe diminuire le tasse, arricchire il Nord e non impoverire il Sud, in un miracoloso gioco delle tre carte degno del paese superstizioso di Padre Pio.

e invece l’unica cosa certa è che moltiplicherà le burocrazie e le spese su scala regionale, senza intaccare le burocrazie centrali.

cioè o siamo in grado di rispedire nelle regioni le decine di migliaia di impiegati che stanno a Roma nei ministeri, e allora sarà Roma a piangere, oppure il federalismo vorrà dire l’invasione puzzona di una massa di leghisti ignoranti nelle capitali regionali al nord e di camorristi al sud.

comunque, diamolo il federalismo a Bossi, per favore, e lui si sbrighi a dirci che cosa vuole, sono oramai trent’anni che ci tiene in sospeso: siamo disposti a tutto pur di mandare il Bercaliffo in pensione alle Isole Caimane…

* * *

l’unico problema, dati i tempi calamitosi, e il rischio già detto che tutta l’Europa meridionale scialona vada in malora, è che davvero il federalismo non deve costare proprio niente, e deve essere quindi sottile fino ad essere invisibile, senza peso e assolutamente trasparente, e accontentare Bossi lo stesso; inoltre deve farci sparire il debito pubblico.

qui ci vorrebbe il federalismo di Maga Magò, altro che quello di Bossi.

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