wordpress domenica 18 aprile 2010 – 20:47
L’ipoteticità delle leggi scientifiche significa ad esempio che un corpo, abbandonato a sé stesso, da un momento all’altro, invece di cadere verso il basso potrebbe andare verso l’alto.
Emanuele Severino, Il Corriere della Sera
. . .
commenti:
rebirth010 18 aprile 2010 alle 20:57
se le leggi scientifiche sono ipotetiche (alla faccia del metodo…) significa anche che siamo liberi di credere che la terra sia piatta, che il sole ruota attorno ad essa, che il cervello femminile è sottosviluppato e quindi inferiore, che i fossili sono una truffa, che l’energia liberata dalla materia non è E=mc(al quadrato)…
ci mancava solo questa… sob sob
bortocal 18 aprile 2010 alle 21:04
Severino qui confonde falsificabilità delle teorie scientifiche con ipoteticità delle medesime.
le teorie scientifiche, e quindi anche le leggi che le descrivono, possono sempre essere dimostrate sbagliate e sostituite da teorie più adeguate a spiegare i fenomeni.
questo ovviamente non significa che i fenomeni possano capricciosamente variare a loro piacimento, ma semplicemente che troveranno una spiegazione più complessa.
se penso che Severino passa per il maggiore filosofo italiano!
. . .
vincenzo 20 Mag 2010 alle 21:46
volevo fare una piccola precisazione concettuale:
se una teoria è falsificabile vuol dire che non ha l’universalità e la necessità che competono ad un sapere non ipotetico,
ne segue logicamente (e non cretinamente) che ogni teoria scientifica in quanto falsificabile è ipotetica,
oltretutto ad una teoria scientifica si chiede di funzionare e non di essere vera.
grazie per l’ascolto
bortocal 3 giugno 2010 alle 20:21
caro vincenzo, ti leggo e rispondo in ritardo: due settimane in Cina senza accesso ai blog.
sono in radicale dissenso con quasi tutto il tuo commento e temo di dovermi dilungare per spiegare perché:
1. “se una teoria è falsificabile vuol dire che non ha l’universalità e la necessità che competono ad un sapere non ipotetico”.
tutte le teorie sono per loro natura falsificabili, e se una teoria pretende di non esserlo, è chiaramente soltanto una mistificazione da ciarlatani (parlo anche delle fedi religiose, per essere chiaro).
2. l’unico “sapere” con caratteri di “universalità e necessità” è quello ad impianto deduttivo di tipo matematico, che comunque non è una forma di conoscenza del mondo.
3. il fatto che “ogni teoria scientifica in quanto falsificabile è ipotetica” non permette certo di dire che gli asini volano.
e se qualcuno dice che gli asini possono volare in quanto le verità scientifiche non sono assolute è – temo – un cretino che confonde la critica alla scienza con i fatti.
un punto di accordo, finalmente, ed è questo:
“ad una teoria scientifica si chiede di funzionare e non di essere vera”.
vorrei che fossimo d’accordo anche su un passaggio successivo:
“ad un sistema logico matematico si chiede di essere coerente e non di essere vero”.
in poche parole ciò che è assolutamente “vero” (o meglio: coerente) non è reale e ciò che è reale non può pretendere verità assoluta.
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