wordpress lunedì 22 marzo 2010 – 8:22
se l’amore vince sempre – e lo dicevano anche i romani: Amor omnia vincit, e vince contro l’odio, Berlusconi dovrebbe perdere le regionali il 28 marzo.
se non succederà così, significa che qualche volta l’amore si riposa un giro.
l’invidia non so: a me pare che l’invidia vinca sempre, invece.
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l’odio contro gli immigrati è da tempo uno dei collanti di questa strana maggioranza similnazista che governa l’Italia e che genera la preoccupazione internazionale: altro che nuovo prestigio mondiale per l’Italia! chiunque viva all’estero come me sa benissimo che si tratta di una falsità che regge soltanto grazie alla censura sui mezzi di informazione.
le manifestazioni più gravi di questo odio non sono però tanto quelle, bavose, di Bossi dal palco della Piazza di San Giovanni in Laterano, l’antica sede papale, che ho ricordato ieri, ma nei provvedimento concreti presi dal governo, e da questa maggioranza che riguardano la vita di tutti i giorni di alcuni milioni di persone che vivono in mezzo a noi.
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prima però restiamo ancora per un momento nel colore locale: a Sansepolcro e in altri paesi della provincia di Arezzo “i militanti della Lega Nord distribuiscono nei mercati delle bustine contenenti sapone liquido con l’avvertenza di usarlo dopo aver toccato un immigrato”; la notizia è su Repubblica; un blog ha pubblicato anche le relative foto.
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si tratta di una iniziativa così bestiale che è estremamente interessante osservare su quel blog come reagiscono certi sostenitori del centro-destra ad una simile barbarie: negano.
ovviamente, del resto, la notizia i loro giornali non la danno, e Repubblica è notoriamente antinazionale; ritengono che andrebbe chiusa, come le trasmissioni dell’odioso Santoro, e in questo modo la loro pace interiore sarebbe assicurata.
sono esattamente gli stessi meccanismi mentali che operavano sotto il nazismo: la volontà di non vedere qualcosa di schifoso, ma con cui si è intimamente d’accordo, perché il bisogno di schierarsi contro il nemico ed identificarsi col leader nazista che ha suscitato i sentimenti peggiori del popolo travolge ogni senso critico.
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questo, invece, è il sito della Lega Nord di Mirano, Veneto:
IMMIGRATI CLANDESTINI: TORTURALI! É LEGITTIMA DIFESA
chissà se è l’invenzione di un avversario politico, questa.
ovviamente, la parola clandestini è in questo caso la foglia di fico che dovrebbe servire a dare una parvenza di legalità a questo odio animale.
tanto è vero che oggetto prioritario dell’odio razziale sono i rumeni, cittadini comunitari, parte della stessa Unione Europea a cui appartiene indegnamente anche l’Italia.
ma l’odio per lo straniero non conosce neppure i confini dell’Unione a cui si appartiene.
fino ad ora siamo stati però nel campo del folclore, di fronte ad episodi di fronte ai quali chi non desidera dissociarsi può fare le spallucce e dire che le esagerazioni e i matti si trovano sempre da ogni parte, ma la lotta alla immigrazione clandestina è giusta di per sé, e la sinistra è buonista.
bene: allora vediamo meglio come si combatte l’immigrazione clandestina secondo il governo.
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questa volta cito dati forniti dal Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il “Focus sulla presenza degli alunni stranieri nelle scuole statali”, nessuno potrà dire che si tratta di propaganda.
il ministro della Pubblica Istruzione Gelmini ha fissato a gennaio con una circolare un numero massimo di alunni stranieri per classe che entrerà in vigore a settembre, “ponendo un tetto del 30 per cento di alunni con cittadinanza non italiana per singola classe”; questo finora era stato realizzato sperimentalmente solo in alcune realtà.
nel 2008/2009 nella scuola italiana vi erano 630mila alunni di origine straniera “(il 7 per cento del totale) e quest’anno potrebbero raggiungere quota 700mila”.
questo provvedimento avrebbe potuto privare circa 100.000 bambini stranieri del diritto di iscriversi nella scuola della località dove abitano in più di 10.000 classi; e a questo punto il Ministero ha chiarito che riguarda soltanto gli alunni di origine straniera senza nazionalità italiana.
ovviamente, interpretate così, le disposizioni risultano assolutamente prive di ogni senso, ammesso che ne avessero uno prima: non saranno fondate infatti sulle competenze linguistiche dei bambini, ma sul loro passaporto.
le classi ricalcolate in base al passaporto degli alunni, nelle quali si supera il tetto del 30% di stranieri, diventano così circa 3.000 soltanto, e solo 30.000 circa i bambini stranieri che saranno costretti ad emigrare la seconda volta.
ma, notate bene: non perché clandestini, perché stranieri!
questa volta i bambini immigrati saranno costretti ad emigrare dal loro quartiere o dal loro borgo, per frequentare la scuola in un quartiere bene, dove ci siano meno stranieri, oppure in un paesino più isolato dove gli stranieri non siano ancora arrivati: saranno costretti a vivere in una scuola che non è la loro, a non farsi gli amichetti vicino a casa, a trasbordare sugli autobus, a vivere tempi di fatica in più.
si sa già che i bambini con passaporto straniero di Porto Recanati nelle Merche o di Calcinato, in provincia di Brescia, dove c’è un’unica scuola, saranno costretti a cercare l’alternativa in altri comuni a distanza di chilometri.
discriminati.
e oltretutto saranno interessanti le reazioni dei genitori di quelle scuole dove arriverà l’ondata migratoria artificiale di bambini straniera che vengono da un altro comune (provocata dal governo anti-immigrati).
lo stato aiuterà forse i genitori immigrati già poveri a sostenere le spese supplementari di trasferimento del bambino?
e chi sceglierà quale bambino immigrato potrà restare e quale dovrà cambiare scuola?
forse il parroco, in base alla religione?
è difficile pensare a qualcosa di più insensato.
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vivo in una realtà (Stoccarda in Germania) dove il tasso di immigrazione è serenamente vicino al 30% della popolazione e in alcune scuole il 70-80% dei piccoli alunni è di origine straniera; per decenni abbiamo considerato la Germania un paese chiuso e diffidente verso gli immigrati; che dire della Lombardia leghista?
ovviamente il problema della integrazione linguistica di bambini di origine straniera esiste; sarebbe logico affrontarlo forse con misure specifiche: con docenti di sostegno, con un contenimento del numero di allievi per classe.
no, si è scelta una piccola deportazione, insensata ed autolesionista.
oltretutto con i tassi demografici attuali il numero dei figli degli immigrati è destinato a crescere rapidamente: le classi coinvolte saranno più di 10.000: 7.279 nella primaria e 3.122 nella scuola media; 2.955 nella sola Lombardia
considerato il tasso di natalità e la crescita delle famiglie immigrate in Italia, in futuro gli allievi stranieri in classe saranno sempre di più e di più saranno i bambini nati all’estero costretti a “emigrare” verso scuole meno affollate di ragazzi come loro.
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intanto, di nuovo a titolo sperimentale, il sindaco di Milano Letizia Moratti firma due ordinanze per un migliore controllo della immigrazione clandestina: i proprietari di casa devono dare le generalità dei loro inquilini (che del resto gli enti pubblici hanno già, visto che sussiste l’obbligo di registrare i contratti di locazione) e gli amministratori di condominio devono vigilare sulle norme igienico-sanitarie e sulla sicurezza dell’edificio nelle parti comuni, nonché su eventuali sovraffollamenti nelle case: qualcosa in contrario?
magari un certo fastidio se dobbiamo diventare tutti vigilantes, è possibile dirlo senza diventare subito antipatriottico?: come fa un proprietario a sapere chi ospita il proprio inquilino senza violare il domicilio altrui? e come fa un amministratore di condominio, soprattutto quelli che ne amministrano decine, a controllare le condizioni di sovraffollamento degli appartamenti di ognuno?
occorrerà la delazione dei vicini, diventati controllori gli uni degli altri, in uno stato che delega ai propri cittadini funzioni che dovrebbero essere le sue.
ma l’amministrazione comunale, previdente, ha “chiesto al ministro Maroni di estendere, con un decreto legge, la possibilità per la polizia di Stato di fare irruzione in un locale non solo per i reati di terrorismo o droga, ma anche di clandestinità. Aspettiamo un riscontro”.
l’inviolabilità del domicilio prevista da ogni costituzione democratica e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non vale in Italia se sei un immigrato.
altro che Costituzione democratica!
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ecco che cosa succede quando un governo, privo di una seria identità, privo di proposte, incapace di affrontare i problemi del paese, deve giustificare la propria sopravvivenza almeno in nome della demonizzazione del nemico, siano questi gli immigrati o semplicemente gli oppositori, ed istiga un paese intero a considerare il clandestino, pericoloso come il terrorista o lo spacciatore, solo per il fatto di essere clandestino.
politica folle che spacca la stessa destra, dove vi sono anche persone che non si lasciano coinvolgere da questo isterismo artificiale per restare al governo senza idee; e dunque politica che conduce alla dissoluzione del governo, visto che porta alla espulsione di Fini e della destra ragionevole.
e tutto questo lo chiamano anche amore!
non sono affatto un buonista con l’immigrazione clandestina, ma temo che queste considerazioni mi abbiano già fatto classificare come tale…
e poi, scusate tanto, non doveva vincere il bene?
allora, non capisco, il bene vince, ma il buonismo no?
a me non pare che stia vincendo l’amore in Italia, ma siccome dicono che succederà, ecco che mi aspetto che almeno gli italiani dicano basta a questa commedia squallida e pericolosa.
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