wordpress mercoledì 10 marzo 2010 – 5:43
Italia trasformata in un mix tra La fattoria degli animali, dove il maiale dittatore è un animale più uguale degli altri, e 1984, dove il dittatore fa riscrivere ogni giorno, da centinaia di addetti, il passato in funzione del presente.
anzi in un sequel di 1984, dove il califfo ordina agli scherani televisivi di riscrivere ogni giorno il presente e fa un decreto interpretativo della realtà per dire che il reale deve adeguarsi alla trama della fiction.
onestamente, se non fosse che è a rischio la libertà di tutti, lo spettacolo è surreale e grandioso, affascinante come un Blob che invade progressivamente le nostre vite.
si tratta di un viscidume nauseabondo che oramai cola dalle fessure di ogni apparecchio televisivo, che spunta dalle pagine dei giornali, che ammorba perfino i liberi blog come questo.
ma, onestamente, il fetore è tale che è impossibile concentrarsi su altro.
* * *
il pensiero del manipolatore delle verità e dei destini è affidato ad un comunicato che è un capolavoro, sempre che i deliri possano assumere a forma d’arte.
Le elezioni del 28 e 29 marzo ci vedono contrapposti a una sinistra che scende in piazza seminando menzogne, invidia e odio.
ovviamente questo è il comunicato col quale il califfo prepara la marcetta su Roma da parte sua, cioè la sua manifestazione in piazza del 20 marzo.
Cari promotori della Libertà, presto vi darò appuntamento per una grande manifestazione nazionale per difendere il nostro diritto al voto e quindi la nostra democrazia e le nostra libertà.
ma il diritto al voto si difendeva meglio presentando la lista in orario e fatta come la legge comanda.
Ai nostri incaricati, che erano presenti in orario nell’ufficio preposto, prima è stato impedito di consegnare le liste del Popolo della Libertà da coloro che hanno il dovere di ritirarle.
ci sono i verbali dei carabinieri a dire il contrario, non bastasse ci sono i video, non bastasse ancora ci sono le dichiarazioni del responsabile che ha detto di essere uscito a mangiarsi un panino: in realtà a manipolare le liste.
non bastasse ancora, ci sono le decisioni dei Tribunali, la cui funzione è giusto quella di stabilire la verità.
E’ un sopruso violento e inaccettabile.
sopruso non è la pretesa che un decreto “interpretativo” faccia dire a un Tribunale il contrario della verità, e cioè che i presentatori delle liste del Partito delle Libertà alle ore 12 erano presenti per la consegna delle liste, quando erano fuori, ma ogni decisione di un tribunale difforme dalla volontà del capo è un sopruso e chiunque stabilisce una verità diversa dalle menzogne imposte dal califfo è un comunista.
mai altro nome è stato tanto indegnamente reso rispettabile nella storia come quello di comunista da Berlusconi: sentir definire come eredi di Stalin i difensori della verità è un onore che Stalin non merita di certo.
ma il piccolo Stalin di Arcore definisce piccoli Stalin gli altri e semplicemente dimostra di essere fuori dalla realtà e di pretendere che un popolo intero impazzisca con lui.
in questo caso dovremmo uscire di testa tutti dalla disperazione solo perché in una provincia, dove il presentatore della lista all’ora stabilita per la consegna faceva altro, non ci sarà la lista del PdL e chi vorrà comunque votare la candidata della destra potrà farlo ugualmente, semplicemente contrassegnando una lista differente.
insomma: per qualche consigliere regionale PdL in più.
nessun diritto democratico è a rischio, e spiace che il Presidente della Repubblica abbia finito per farsi trascinare su posizioni berlusconiane anche lui: lo sarebbe stato se fossero stati bocciati in via definitiva dai Tribunali il listino della Polverini o la lista di Formigoni: ma qui i TAR (in questo non più comunisti) hanno già ristabilito l’equilibrio senza bisogno di decreti, in base alla solita normativa applicata a chiunque altro.
l’unico caso aperto rimane quello della mancanza della lista PdL nella provincia di Roma, ma non della possibilità di votare Polverini.
siamo quindi in una situazione di assoluta routine, dove in una provincia su 100 qualcuno ha fatto un passo falso e paga normalmente pegno, ma senza che succeda niente altro di particolare salvo che qualche voto e qualche consigliere in più alle liste collegate.
dunque si rassegnino alla democrazia e alle regole, dato che nessun decreto potrà fare in modo che quel che è successo non sia successo.
non passerà: sono gli ultimi sussulti del caimano morente, ma sono i più pericolosi.
un momento: sto cadendo nella trappola anche io: qui non c’è nessuno sfracello da nessuna parte: è solo un delirio ben calcolato, probabilmente dopo avere visto i sondaggi a tavolino, per ridurre l’emorragia dei voti.
il calcolo di rovesciare dosi massicce di tifo sportivo nella campagna elettorale.
* * *
la televisione sotto controllo o ridotta al silenzio nelle voci discordi compie la stessa funzione che nelle giungle cambogiane svolgevano di altoparlanti di Pol Pot: indurre un delirio si massa, massacrare le coscienze, confondere le idee, istigare all’odio chiamandolo amore, offendere la verità definendola invidia.
ESCI ANCHE TU DAL TUNNEL DELLA TELEDIPENDENZA
SPEGNI IL TELEVISORE CHE FINANZIA OGNI SERA IL DITTATORE
ADERISCI ALLO SCIOPERO GENERALE TELEVISIVO CONTRO BERLUSCONI
. . .
commenti:
Pat 10 marzo 2010 alle 10:17
quello che infatti mi turba, e che tu cogli,
è che il viscidume sta entrando nello spazio interiore di chi, come me, si è schermato bene fin’ora.
(non sono la sola)
ho dovuto combattere molto in questi mesi per non farmi sporcare le ali dal fango, dalla merda mista ad amianto che scivola dalle fessure delle case, dalle strade, dall’aria stessa che stiamo, in Italia, respirando.
si fa fatica.
anche perchè il fango cade fitto, come questa neve stamattina.
Aumenta.
bortocal 10 marzo 2010 alle 18:03
c’è un punto in cui tutto il fango accumulato scivola di colpo giù, come in una frana: non mi pare lontano.
poveracci quelli che si troveranno a valle: in punta di piedi, prudenti ma decisi, cerchiami di tirarci fuori da qui.
. . .
tonio 10 marzo 2010 alle 12:24
mi viene da pensare a Montanelli che era di destra e non si riconosceva nella destra di berlusconi. Non gli andava la “furberia” della destra berlusconiana. Montanelli era un italiano che aveva capito già prima di tutti.
Io ho quasi trentadueanni che devo sperare?!
Mi trovo in questa realta’ assurda presa come niente fosse da chi mi sta accanto…
Se esistono mondi contrapposti (per idee e “sentire”) spero almeno nella lucidità di quelli che ancora malgrado tutto ci vedono un pò più chiaro… come la Bonino (ho l’impressione e lo dico da tempo. Ma me lo dice l’istinto…)
bortocal 10 marzo 2010 alle 17:58
caro tonio,
pensare che perfino Travaglio è di destra.
ma poi l’educazione e il rispetto, in una parola la Costituzione, non sono di destra né di sinistra e dovrebbero essere di tutti.
io non so capire come abbia fatto l’Italia a precipitare così in basso e ogni tanto mi chiedo se la mia generazione (trent’anni esatti più di te) abbia qualche colpa.
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