wordpress domenica 10 gennaio 2010 – 9:23
QUESTO BLOG APPOGGIA LO SCIOPERO GENERALE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA L’1 MARZO.
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dov’`è la mano della ndrangheta a Rosarno?
ma è chiaro come il sole! dietro giornali e mass media che dicono che la rivolta degli immigrati CONTRO la ndrangheta è stata organizzata dalla ndrangheta stessa.
c’è un articolo del Tempo che è esemplare per disinformazione dei lettori e falsificazione dei fatti, ma si può prenderlo ad esempio di qualcosa che, in modo più o meno sfacciato, stanno facendo tutti i media: è scattato un ordine, una velina, e tutti ripetono ossequienti l’ordine del nuovo minculpop: gli immigrati fanno parte della ndrangheta, mica quelli che gli sparano.
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Il Tempo intitola:
«Dietro le battaglie, le rivolte di Rosarno, c’è la mano della ‘ndrangheta»
leggo l’articolo per dovere di blogger, giusto per accumulare l’indignazione che faccia sbottare il post (evidentemente sono un adrenalina-dipendente), e invece mi ritrovo un articolo molto interessante.
che però dice esattamente il contrario di quello che vuol far pensare il titolo.
tanto che importa? la gente, se legge, legge perlopiù solo i titoli; i titoli poi vengono scritti soprattutto per le rassegne stampe della tv e della radio, che raggiungono molte più persone, i titoli semplificano, riducono, banalizzano: cancellano le notizie sotto i giudizi, e i giudizi sotto i pregiudizi.
quando tutto diventa un impasto di luoghi comuni, l’operazione è riuscita benissimo; hanno voglia i critici di provare a fare controinformazione: l’informazione costa fatica ed è prolissa e noiosa! figurarsi la contro-, ripetere delle banalità è molto più efficace.
mica per niente siamo l’unico governo al mondo ad avere un Ministro per la semplificazione, e questo ministro si chiama Calderoli!
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l’articolo del Tempo è una intervista ad Angela Napoli, deputata calabra, che vive sotto scorta da più di sei anni, del Popolo della Libertà, il nome attuale del partito di Berlusconi, prima della nuova trasformazione nel Partito dell’Amore.
Angela Napoli ha anche un blog angelanapoli.blogspot.com e volevo proprio parlarne come di una persona che combatte la ndrangheta anche da un punto di vista politico diverso dal mio, per dimostrare che molto spesso non sono le opinioni politiche che rendono le persone stimabili oppure no: trovavo interessante la cosa.
ma poi leggo che Angela Napoli è una seguace di Fini e forse devo ricredernmi…
ahimé, perché qui si tratta di tutta una porzione della destra, pulita e perbene si direbbe, la destra perbene che era anche quella del giudice Borsellino, che si differenzia totalmente dalla destra berlusconiana, eppure continua a collaborarci e a darle un appoggio.
evidentemente perché la sinistra non riesce ad essere una alternativa.
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quel che dice Angela Napoli al Tempo lo ritroviamo anche sul suo blog:
in Calabria «il sistema è marcio e lo è da tempo.
Il peggio è iniziato 5 anni fa con l’omicidio Fortugno.
Da lì la ‘ndrangheta ha gestito la vita politica della Regione, ha mantenuto la presenza in un Consiglio regionale risultato il più inquisito d’Italia.
Nella sola piana di Gioia Tauro abbiamo avuto ben 5 Consigli comunali sciolti per infiltrazione mafiosa».
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occorre ricordare che la giunta calabrese è di centro-sinistra?
ma la gestione della regione da parte della ndrangheta è trasversale.
il nome di Domenico Crea è esemplare, da questo punto di vista.
è un medico che è subentrato in Consiglio Regionale a Francesco Fortugno, un altro medico, vice presidente del Consiglio regionale, assassinato da sicari il 16 ottobre 2005.
nel 1995 Domenico Crea era consigliere regionale di centro-destra, diventò Assessore all’Ambiente; venne rieletto nel 2000 nella lista del CCD, e fu aassessore al Turismo,; il suo partito era il Centro Cristiano Democratico di Casini e Mastella ,fondato nel 1994, per appoggiare Berlusconi, che, dopo la vittoria dell’Ulivo alle elezioni del 1996 ebbe un discreto risultato nelle regioni del Sud e dopo la caduta di Prodi si spaccò e con Mastella (UDEUR) appoggiò il governo D’Alema.
anche Domenico Crea, verso la fine della legislatura regionale, passò al centro-sinistra, aderendo alla Margherita, e per il centro-sinistra fu rieletto in regione nel 2005.
dopo l’omicidio del suo collega di partito Cotugno, tuttavia Crea è ritornato al centro-destra.
abbiamo delle registrazioni telefoniche o di colloqui in macchina del personaggio: eccone alcune.
questa è del 3 agosto 2007, con un suo collaboratore:
Tutti, assessori, presidenti, tutti mi si corrompono, che mi domandarono … A tutti quanti … non solo con… che qua siamo a livelli alti e chi è… e chi è intelligente e chi è che sa fare il mestiere suo, ma vedi che spacca.
Cioè, ma quando hai me cretino tu che puoi fare?
Ma no con uno stipendio, che cazzo te ne fotte dello stipendio. Ti prendi i 10 mila euro di consigliere? e che cazzo sono?
Duemila miliardi … me li gestivo io per i cazzi miei…
Quando io a quello storto di Battaglia gli ho detto: viene e fammi il direttore generale… che gli volevo dire? quanti ne abbiamo 3.000 miliardi 4.000 miliardi… ci sei pure tu.
Un faccendiere come a quello, come a Enzo in un mestiere come questo, lo sai che faceva? Rendeva il 100%.
Senti quello che ti dice Mimmo; e non l’ha mai capito, si sentono intelligenti, ma a me mi possono tenere le palle, la gente.
A me la gente, quelli che si sentono intelligenti, mi possono tenere le palle, se mi seguono…
E lo sai quando … che mi servivano lo sai come, alla perfezione… cioè alla perfezione e non… non si muovevano di una virgola… ed io sfondavo.
Non mi tradivano e lavoravano, non so se sono…
Ti parlo del ’95, ’96, quando io ero un Dio che dopo ti fanno la corte pure quelli che hai intorno.
Non quando sei solo.
grandioso romanzo, vero? film straordinario, no? e pensare che è anche semplicemente vero…
ora Crea è stato arrestato, assieme ad altre 17 persone, nell’ambito dell’operazione “Onorata sanità”, come viene chiamata l’organizzazione mafiosa di cui era il vertice e di cui facevano parte i due considerati mandanti diretti dell’omicidio di Cotugno.
ecco dove sono i veri esponenti della ndrangheta calabrese, altro che immigrati!
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che cosa succederà alle prossime imminenti elezioni regionali calabre.
ce lo spiega nella sua intervista Angela Napoli, torniamo a lei:
con l’eccezione del solo “consigliere Domenico Crea che ora è in galera”, “dei nomi dell’attuale Consiglio regionale tutti quanti vengono ricandidati.
Non c’è stato un intervento della politica in cinque anni per allontanare questi personaggi.
C’è stato, per esempio, il consigliere Enzo Sculco, di Crotone, che è stato condannato, allontanato dal consiglio e poi ripristinato, di nuovo condannato ma alla fine è ancora lì.
Enzo Sculco non è uno qualunque, è l’ex capogruppo della Margherita in Consiglio Regionale.
viene condannato dal Tribunale di Crotone il 2 febbraio del 2007 a 7 anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione legale per la durata della pena, incapacità a contrattare con la PA per tre anni, per frode in pubbliche forniture, truffa, tentata truffa, falso ideologico, concussione, abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, corruzione, turbata libertà degli incanti.
però l’art. 4 bis della legge 19 marzo 1990 n. 55 (così come integrato dall’articolo 1, comma 4, della legge n. 475 del 1999 poi modificato dall’articolo 8-quaterdecies della legge n. 186 del 2004) prevede che, in caso di sentenza non definitiva, la sospensione non dura, no, fino al processo di appello, ma cessa di produrre effetti decorsi diciotto mesi.
e quindi Sculco, non solo è rientrato in consiglio regionale nel luglio scorso, ma si ricandida anche!
anzi lo ricandidano i suoi.
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Angela Napoli continua:
Ci sono nomi che non dovrebbero essere in un Consiglio regionale.
Come Cosimo Cherubino, che per tre anni e mezzo è stato in carcere.
O come Alberto Sarra.
O come Franco La Rupa, che ora è pronto a entrare nelle liste del Pdl.
Poi Pasquale Tripodi, attuale consigliere che era stato eletto nell’Udeur e ora sta passando nell’Udc.
È un lungo elenco.
Troveremo nelle liste addirittura amministratori di consigli sciolti per mafia che in base alla nuova legge dovrebbero almeno essere esentati dalle candidature.
impossibile seguire tutti questi nomi uno per uno, come pure verrebbe voglia di fare.
io mi immagino benissimo – e non per semplice identificazione fantastica – che cosa significa vivere in un ambiente simile essendo onesti.
e so benissimo, per il fatto di provarlo tutti i giorni, che fra gli onesti che vivono in realtà di questo genere scatta una identificazione che porta a superare i limiti e le convenienze delle appartenenze ideologiche.
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su quanto avvenuto a Rosarno, io quindi credo a Franca Napoli:
La ‘ndrangheta ha sfruttato molto questi immigrati clandestini.
Sembra che la reazione, che non giustifico, sia legata a una provocazione di un gruppetto di personaggi tra i quali ci sono i rappresentanti delle cosche locali.
Quindi penso a una strategia di depistaggio per diminuire l’attenzione su Reggio Calabria e spostarla nella piana.
ed è per questo che dico che intitolare queste sue dichiarazioni come ha fatto Il Tempo, Dietro le le rivolte di Rosarno c’è la mano della ‘ndrangheta, facendo credere al lettore distratto e superficiale che gli immigrati aderiscono alle cosche e che le cosche hanno direttamente disposto di loro uomini nei tumulti degli extracomunitari, quando invece hanno spinto in piazza gli immigrati a protestare aggredendoli, è cattivo giornalismo e anche una cattiva azione.
ma occorre pur convincere gli italiani che chi si rivolta contro le mafie è pericoloso, anzi pagato dalle mafie stesse.
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commenti:
Isola Pulita 11 gennaio 2010 alle 23:38
“Sindaco” Portobello La bugia è una mezza verità
Dicevasi che……… Nel paese della bugia, la verità è una malattia (Il Sindaco)
Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, Buongiorno, Buon pomeriggio oppure Buona sera, ciò dipende da quando Lei mi concede il piacere di leggermi. Comunque un consiglio per Lei, la lettura mai a ridosso dei pasti.
Prima di entrare in argomento Signor “Sindaco” mi permetta di congratularmi con Lei per la capacità a dimenticare alcune scomode VERITA’ che Lei garbatamente tende spesso e volentieri ad “omettere”, ma soprattutto le mie congratulazioni per la Sua capacità di cambiare posizione repentinamente e senza nemmeno avvertire il Suo Assessore all’Ambiente dr. Marcello Cutino. Mi creda Signor “Sindaco” mi vedevo già Lei sotto i riflettori delle telecamere e assediato dai flash dei fotografi mentre Lei con cazzuola e cemento posava la prima pietra della costruzione, a Isola delle Femmine, del traliccio per l’installazione dell’antenna Radar atta a rilevare il Wind Shear , così come leggiamo da una Sua missiva, che Lei responsabilmente ha FIRMATO, alla Società Marisicilia protocollo 1423 del 27 gennaio 2006.
Per carità Signor “Sindaco” mi creda non voglio certamente tornare di nuovo sulla Sua affidabilità o sulla Sua coeerenza e neanche sulla Sua credibilità, mi preme invece attirare la Sua attenzione sui rischi politici giuridici ed istituzionali che Le possono derivare e le conseguenze di un sicuro e lento disfacimento della Sua maggioranza, l’esperienza Le dice che l’attuale Assessore geologo Marcello Cutino nella scorsa legislatura aveva rassegnato le sue dimissioni per contrasti con la sua maggiorana sulla diversa visione delle tematiche ambientali e su atti e decisioni concordate a sua insaputa.
Si ricorda Signor “Sindaco” Gaspare Portobello? Stiamo parlando dell’ASSESSORE Cutino Marcello anche in riferimento alla richiesta di dimissioni avanzate dal gruppo Rinascita Isolana perché risulta essere parente acquisito di un nostro Concittadino che Lei in una seduta di Consiglio ha definito essere mafioso.
Scusi la digressione Signor “Sindaco” e andiamo avanti dunque………
Veda Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, Lei ha un grosso problema, come ho avuto il modo di dirLe in diverse occasioni in cui ho avuto il piacere di intrattenerLa: Lei si preoccupa TROPPO in chi io SIGNOR Pino Ciampolillo ripongo la mia fiducia, la mia credibilità, la mia disponibilità, la mia INTELLIGENZA, il mio estro, la mia fantasia. Io penso che questo non frega niente a nessuno, ma soprattutto, cosa non da poco mi creda Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, non incide minimamente sulla tenuta della legalità, della democrazia e della Trasparenza dell’Istituzione Comune che Lei dovrebbe rappresentare.
I Cittadini sono invece molto interessati al fatto che sulle elezioni amministrative di Isola, anche a seguito di quanto da Lei dichiarato in Consiglio Comunale, è aperta un’indagine della magistratura sul possibile intervento della mafia nelle ultime elezioni, sulla mercificazione delle elezioni amministrative, sulle consulenze, sulle concessioni edilizie rilasciate in prossimità delle elezioni e subito dopo, sull’operato dell’Ufficio Tecnico Comunale e sull’affidabilità di un pubblico dipendente, insomma su tutti gli atti che ha prodotto la Sua amministrazione. La Cittadinanza è invece preoccupata sulla richiesta fatta alle Autorità competenti di istituire una Commissione di Accesso per verificare l’eventuale e non auspicabile scioglimento del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine. La caserma dei Carabinieri di Isola è ormai un continuo viavai di persone che denunciano fanno mettere a verbale quanto dichiarano di aver vissuto e subito in termini di legalità, malaffare e di poca trasparenza nell’operato della Pubblica Amministrazione di Isola. Purtroppo le ultime notizie di stampa sono un ulteriore conferma di questo stato di degrado. I Cittadini di Isola delle Femmine sono preoccupati delle indagini che la magistratura ha aperto sui fatti e misfatti di Isola delle Femmine. Grazie a Lei, al Suo gruppo politico, alla sua maggioranza la Sua definizione di Isola delle Femmine come “Isola felice” sta diventando disgraziatamente “l’isola dei famosi”, e quelle che venivano considerate “beghe di paese” si stanno rivelando delle lacerazioni del tessuto socio-economico-istituzionale di Isola delle Femmine.
Signor Sindaco Professore Gaspare Portobello la smetta di preoccuparsi della MIA PERSONA e valuti attentamente cosa io e i CITTADINI sani di questo PAESE abbiamo da dirLe. Spalanchi le orecchie, la mente ma soprattutto il cuore, si renda disponibile al confronto civile democratico e RISPETTOSO dell’interlocutore
Inizi per esempio a non autoincensarsi della Sua educazione rispetto ai Cittadini di Isola delle Femmine, mi segua Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello i cittadini hanno la capacità e l’intelligenza per apprezzare la Sua buona educazione.
Veda l’esempio della Signora che Lei altezzosamente ha redarguito fino a farla star male, oppure il fratello di un consigliere che si sente dire dei rischi in cui può incorrere il fratello se…, oppure gli interventi rabbiosi ed insultanti contro il MIO AMICO e concittadino Nino Rubino. Naturalmente e sono solo alcuni esempi.
Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, mi tolga una curiosità, come vive le accuse (ad onor del vero sono tutte accuse che andrebbero provate, e non bastano certamente le schede elettorali segnalate, oppure la facile licenza edilizia, o alcuni professionisti amministratori che firmano progetti costruttivi o dei sequestri di beni a parenti di dipendenti comunali, come non basta citare il caso denunciato da alcuni elettori cittadini che oltre alla promessa del solito posto di lavoro, hanno ricevuto un contributo economico per aver sponsorizzato la lista Progetto Isola del “Sindaco” Portobello e tutti gli altri casi denunciati alle Autorità Giudiziarie, come non bastano certamente le delazioni di alcuni mezzi di comunicazione Stampa Riviste Giornali e televisioni, fatte circolare in paese di probabili beneficenze della Calliope s.r.l. ad alcuni figli di amministratori consistenti in appartamenti) accuse di “mafiosità” che continuamente rivolgono a Lei oltre che a componenti della Sua giunta sino a coinvolgere alcuni componenti del suo gruppo politico. E’ pur vero che a queste “fastidiose” ed imbarazzanti presenze si contrappongono i baluardi della legalità rappresentati dal Presidente della Commissione bilancio il Consigliere Guttadauro, il baluardo della legalità rappresentato dal Vicepresidente del Consiglio geom Dionisi Vincenzo. SI! lo stesso consigliere che negli anni passati, CONTRO la sua parte politica, ha promosso alcune interrogazioni parlamentari contro la presenza mafiosa nell’amministrazione di cui già allora aveva in Lei la massima rappresentanza. La vedo sorridere le persone messe sotto accusa allora, continuano OGGI a presidiare il Comune. A fronte di questa situazione Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, mi creda, non Le conviene stare più con due piedi in una scarpa anche perchè comunque le scarpe si vendono sempre a paia. Si è lo stesso geometra Dionisi che va dicendo in giro “ …. fuss pi mia scurerei questo sito di isola pulita…” non rendendosi probabilmente conto, il Signor geometra Dionisi Vincenzo che oscurare un sito, chiudere un giornale, impedire di parlare, significa togliere spazi di democrazia di dibattito di discussione e di crescita umana sociale e spirituale di una comunità. Lungi da me strumentalizzare il pensiero dell’onorevole Gianfranco Fini, sulla libertà di espressione, probabilmente il geometra Dionisi Vincenzo ha fatto abiura del suo trascorso politico, rinnegando così le sue provenienze politiche, le sue battaglie contro il malaffare, contro la corruzione, le sue battaglie contro l’inquinamento mafioso della cosa pubblica. Il nostro comune amico geometra Dionisi Vincenzo, forse il paese che lui voleva servire (prima di essere eletto) si è numericamente rimpicciolito.
n.b. Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello l’onorevole promotore della interrogazione parlamentare (di allora) è lo stesso onorevole OGGI relatore di maggioranza sul caso della richiesta di arresto dell’onorevole Cosentino. Pensi! Signor “Sindaco” che Lei, nei giorni scorsi, ha avuto il piacere di un convivio cullinario in un ristorante del nostro paese. Immagino, sia stato bello, riparlare degli stessi problemi dopo tanti anni. Si è pur vero che ha dovuto faticare con l’interlocutore per fargli comprendere che quelli che ieri erano suoi avversari o quantomeno tali li considerava, OGGI sono i suoi più fidati SPONSOR. Grande il dilemma rimasto all’onorevole: Ma a Isola delle Femmine cosa cambia il tempo o le persone? L’onorevole ancora oggi è alla ricerca di uno straccio di risposta.
Complimenti Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello è riuscito a spiegare bene al Suo interlocutore questo doppiopesismo o come dicono gli esperti cerchiobottismo.
Infine Signor “Sindaco” in prossimità delle feste natalizie, il mio augurio che Babbo Natale Le porti in dono la Riscoperta del Suo senso dell’ UDITO per ASCOLTARE la ricchezza delle Idee, Proposte Suggerimenti dei Suoi interlocutori, un altro dono vorrei Le fosse recapitato la Riscoperta del Suo senso della VISTA per avere Lei la grande opportunità di ammirare l’immenso Amore, la grande Umanità che sta oltre il Suo “giardinetto” e che con i Suoi “paraocchi”oggi non riesce a vedere.
Con Stima e simpatia anche se non ricambiata il nano malefico
per gli AMICI Pino Ciampolillo
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/12/rinascita-isolana-abbandona-laula.html
bortocal 12 gennaio 2010 alle 21:08
indipendentemente da ogni giudizio sui contenuti, che non posso dare (e come responsabile di quel che c’è scritto su questo blog la cosa mi scoccia), questo non è un commento, dato che non ha attinenza col post, ma è solo spam sfuggita al filtro.
quindi, come tale tratterò ogni altro intervento di questo tipo in futuro, cancellandolo.
faccio anche gentilmente presente che il numero dei miei lettori è così scarso e occasionale che mandare un commento spam a me è proprio avere del tempo da perdere.
da ultimo, non so come avevo già visto questo post sulla rete, per quanto possa essere incredibile, ma né la prima volta la curiosità né la seconda il senso di responsabilità di veder che restava scritto sul mio blog hanno potuto superare la noia invincibile che mi permette di dire che questo lungo commento fa certamente lo stesso effetto che agli altri i miei troppo lunghi post.
e poi, perché “Sindaco” sempre fra virgolette? questo signore è o non è il sindaco? se lo è, togli le virgolette, se non lo è, cosa lo chiami sindaco a fare?
ovviamente mica attendo risposta, ho solo sfogato il malumore di vedermi usato come bacheca.
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