wordpress domenica 6 dicembre 2009 – 14:34
vista da lontano, la vicenda Spatuzza Berlusconi, come vicenda politica, non mi prende troppo, spieghero’ dopo perche’.
prima di tutto mi affascina come argomento letterario.
sto leggendo assieme a tutti voi (tutti voi!!! – roba da ridere) un capitolo dei Promessi Sposi scritto quasi due secoli dopo: avete presente l’Innominato che al momento di consegnare Lucia al suo violentatore si fa misteriosamente impietosire dalle sue lacrime e corre dal Cardinale a confessarsi? avete presente Ludovico, che dopo avere ucciso uno per strada per motivi di precedenza tra pedoni (se non ricordo male) si pente, e diventa fra’ Cristoforo per farsi santo e finire sugli altari (ma con poca speranza di riuscirci, dato che il carattere impulsivo ed aggressivo non lo abbandona)?
bene e qui avete Spatuzza, che ha ammazzato 40 persone con le sue mani, a volte con le nude mani, che ha sciolto il cadavere di un bambino nell’acido, e che poi in carcere dopo qualche anno si pente, comincia a studiare teologia e a fare gli esami, che viene visitato da un vescovo, che due anni fa manda gli auguri di Natale al papa che si piglia anche la briga di rispondergli.
bene! ecco che per una volta la pena ha raggiunto il suo scopo di rieducare il condannato, e di farne un uomo nuovo, per Dio!
ma secondo uno scenario tipicamente italiano: passando attraverso la Santa Chiesa Cattolica.
perfetto, no?
e adesso qualcuno vuole farci credere che tutto questo percorso di Spatuzza, che dura da anni ed anni, e’ una messa in scena per far cadere il governo Berlusconi?
non ci credo proprio, e’ contro il buon senso.
* * *
ma allora perche’ Berlusconi e Dell’Utri si difendono proprio cosi’, negando per principio credibilita’ al testimone?
avrebbero un modo molto piu’ lineare e credibile di difendersi, secondo me: dire che Spatuzza puo’ anche essere in buona fede, ma tutto quel che riferisce e’ voce riportata, forse i suoi capi le sparavano grosse e lui ci ha creduto, e del resto non ci sono riscontri, che forse si e’ esaltato per una missione salvifica, ma sta pigliando lucciole per lanterne.
se Berlusconi e Dell’Utri non si difendono in questo modo, secondo me e’ per due motivi.
il primo che si tratta di un argomento un po’ troppo sofisticato per arrivare alle masse: dire “preferite credere a un pluriomicida che complotta contro di me oppure a me?” e’ molto piu’ semplice ed efficace: inoltre ribadisce che la verita’ e’ un semplice fatto di convinzione, un atto di fede – direbbe la Chiesa Cattolica – e che la sua relazione coi fatti non e’ importante.
un capo che e’ sceso in campo attizzando il tifo sportivo attorno a se’, deve mantenere l’identificazione dei suoi tifosi in termini appunto di pura passione per la squadra, e come e’ noto il tifo per la squadra si mantiene ed alimenta facendo continuamente vincere la squadra.
il secondo motivo e’ che poi alla fine questi riscontri potrebbero saltare fuori, in fondo non dimentichiamo che Dell’Utri in prima battuta e’ gia’ stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa da un Tribunale, che quindi ha gia’ trovato, per quel che riguarda lui, dei riscontri oggettivi: quindi urlare al complotto e delegittimare i testimoni e’ l’unica strada che resta.
i tuoi tifosi ti seguono, e c’e’ qualcuno che puo’ distogliere con degli argomenti razionali un tifoso dal tifo? no.
* * *
il motivo per cui non riesco ad appassionarmi politicamente alla storia di Spatuzza, a parte l’oggettiva grandiosita’ delle trovare narrative (ma quando ovviamente Dio si mette a scrivere i romanzi in prima persona, e’ questo che succede) e’ che credo sia difficile riuscire ad incastrare Berlusconi dove la magistratura non e’ riuscita a incastrare Andreotti: sara’ molto difficile che delle tracce concrete documentabili della trattativa di Berlusconi con la mafia si riesca a trovarle.
certo, siccome la risposta di Berlusconi alle accuse di Spatuzza sono stati nuovi arresti, c’e’ da aspettarsi che la mafia militante, quella che non sta per entrare in convento come Spatuzza, si faccia sentire bene il giorno 11 e spari tutte le pallottole testimoniali che ha: il contrario sarebbe tragico, perche’ vorrebbe dire che Berlusconi si e’ messo d’accordo in extremis con loro sottobanco di nuovo.
ma questi accordi tra il potente di turno e i vertici mafiosi pensate davvero che passino attraverso il presunto bacio di Andreotti a Riina?
non fatemi ridere: solo un imbecille (ma qui aspetto) si spingerebbe a tanto, forse Dell’Utri per senso di impunita’, ma dubito che anche in questo caso siano state lasciate sopravvivere delle prove inconfutabili: di regola questi accordi sono fatti attraverso messaggi impalpabili, quasi senza neppure parole, per cenni di ciglia e sottintesi da capire con sottigliezza.
* * *
la mafia ha governato quasi ininterrottamente nel dopoguerra, nella prima e nella seconda repubblica: il suo potere dopo le batoste subite dal fascismo e’ ricominciato ad essere decisivo con lo sbarco americano in Sicilia del 1943, quando gli USA si appoggiarono alla mafia e qualcuno carezzo’ persino il fantasmagorico disegno di farne uno stato indipendente da aggregare agli Stati Uniti d’America.
con la destra democristiana scelbiana, poi coi governi di centro-destra degli anni Cinquanta, con Andreotti e poi coi socialisti, fino al 1991, la verita’ storica del dopoguerra e’ che l”art. 1 della Costituzione sarebbe stato piu’ sincero se avesse scritto “L’Italia e’ una repubblica fondata sulla mafia”.
basta guardare quali governi hanno avuto nella maggioranza la maggioranza dei voti siciliani per sapere con chi la mafia ha governato l’Italia: il grande compromesso storico di questa nazione non era quello di cui fantasticava Berlinguer, ma quello storico reale fra democrazia e delinquenza.
l’accettazione della delinquenza e’ stato il prezzo per mantenere la democrazia, e la democrazia a sua volta e’ stato il prezzo che la delinquenza ha dovuto pagare per poter continuare a prosperare.
periodicamente pero’, per una coerenza interna, forse anche per le pressioni internazionali, tutti coloro che sono andati al potere grazie all’appoggio della mafia (Andreotti, i socialisti, oggi Berlusocni) hanno dovuto combattere, piu’ o meno intensamente, la mafia stessa.
ed ecco che periodicamente la mafia toglie l’appoggio ai suoi referenti politici, cambia cavallo e ne sceglie un altro: a questo punto escono le rivelazioni per seppellire politicamente il traditore.
successo ad Andreotti, successo ai socialisti, oggi succede a Berlusconi.
e ti credo che OGGI Berlusconi combatte la mafia! e’ per lui questione di vita o di morte, e deve cancellarla prima che gli faccia troppo danno, non e’ soltanto una questione di sostituire la propria mafia personale a quella classica nel controllo degli appalti e di tutto il resto.
anche la mafia cerca di affondare Berlusconi, prima che sia troppo tardi.
bello stare a vedere come finira’: se cade Berlusconi, allora rischiamo di ritrovarci al potere la mafia classica che oramai in Sicilia ha tolto a Berlusconi la maggioranza per governare la regione, ma non sa ancora quale altro referente politico inventarsi: se venisse smantellata la mafia classica, allora avremmo davanti la mafia berlusconiana invincibile.
personalmente mi auguro soltanto che la lotta sia lunga e difficile, di modo che entrambe le mafie si facciano del male.
* * *
un corollario: se la mafia decise di liberarsi dei socialisti nel 1991, questa decisione venne prima di Mani Pulite.
e Berlusconi la condivise gia’ prima di Mani Pulite?
credo che sia cosi’, sono sempre stato convinto – e del resto molti fatti lo dimostrano – che nel 1991-93 Berlusconi con Craxi e i socialisti abbia fatto il doppio gioco e che dietro Mani Pulite ci fossero anche lui e la mafia, che avevano deciso di liberarsi di loro.
se questa ipotesi e’ vera, potremmo scoprire che lunghi anni Berlusconi non e’ stato affatto in collegamento non la mafia, ma e’ stato LA mafia.
e allora perche’ la mafia lo ricattava?
lotte interne, probabilmente; oppure richiami all’ordine, o qualche scheggia impazzita: lo stesso Berlusconi nelle intercettazioni dice che gli attentati gli venivano fatti “per affetto”.
ecco perche’ il caso Spatuzza non riesce ad appassionarmi del tutto: Spatuzza sta cercando di dimostrare che ci fu una trattativa fra Berlusconi e i vertici della mafia conclusa nel gennaio 1994, al momento in ci scese in politica.
io ritengo che Berlusconi sia sempre stato organico alla mafia come riciclatore dei suoi capitali fino al momento dell’entrata in politica, la trattativa del 1994 riguardava solo le modalita’ con cui questa leadership politica filo-mafiosa di Berlusconi si sarebbe dovuta esplicare.
occorre ricordare del resto che nel 1995 Berlusconi perde l’appoggio della Lega anche perche’ Bossi si mette ad accusarlo direttamente di essere un mafioso.
e’ probabile che solo nel 2001 al momento di ritornare la seconda volta al potere Berlusconi abbia dato qualche pallida garanzia a Bossi che non avrebbe piu’ difeso direttamente gli interessi mafiosi, ma questo accordo tenuto sotto banco gli abbia permesso di continuare a giocare con la mafia con una certa ambiguita’.
e’ dal 2004 che i vertici mafiosi cominciano a interrogarsi se sia possibile che Berlusconi li stia tradendo: non ci credono, non perche’ Berlusconi non sia capace di tradire qualcuno, questo anzi e’ del tutto abituale per lui, ma perche’ i loro rapporti sono talmente stretti che sanno che basterebbe iniziare a parlare ai massimi livelli per inguaiarlo di brutto e non possono credere che lui li provochi sino a questo punto.
eppure e’ proprio questo che sta succedendo e la mafia e’ in rotta, come era gia’ successo con Mussolini e col prefetto Mori.
in questa lotta io non sto ne’ con la mafia classica ovviamente ne’ con Berlusocni, come uomo probabilmente colluso.
pero’ sto col governo, qualunque esso sia, e spero solo che la lotta contro la mafia continui, oso dire che poco mi importa perche’ viene fatta, purche’ venga fatta.
* * *
dico meglio: non la lotta contro la mafia, ma contro LE mafie.
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