27 settembre – 3 ottobre. bortoblog 29 [s.n.] 27 settembre 2009 – 944

Sonntag, 27. Sep, 2009 – 08:17:36

smentire con le bugie è una metodologia ampiamente bipartisan.

. . .

commenti alla parte iniziale del post:

FIRDIS Dienstag, 29. Sep, 2009 @ 19:23:08
c’è bugia e bugia.
Ma il detentore delle bugie giuste pare aver perso ogni credibilita’.

🙂

Bortocal Dienstag, 29. Sep, 2009 @ 19:56:58
no, non condivido: le bugie sono tutte uguali.
o meglio, come avrebbe detto Platone, hanno tutte in comune la Bugia, cioè l’idea della bugia.
l’idea delle bugie giuste è molto cattolica e non fa per me.
– mi rendo poi conto di avere totalmente frainteso la tua battuta sul “detonatore delle bugie giuste“, ops: sul “detentore“…
allora no, forse non ho frainteso, e semmai verrò corretto.
– non condivido neppure che il signor B. abbia perso ogni credibilità.
quando sono stato in Cambogia ho visto che cosa ha significato in quel paese avere un capo del governo, Pol Pot, ossessionato dalle manie di persecuzione, che attraverso dei semplici altoparlanti sparsi nei villaggi ha condotto il popolo intero ad un delirio tale che la metà circa delle persone ha ammazzato l’altra metà.
l’Italia non mi pare molto diversa: con un controllo dei mezzi di comunicazione si può ottenere qualunque risultato, e a volte mi conforta il pensiero che il signor B. è grottesco, ridicolo, spregevole e prepotente come tutti i dittatori, ma almeno non è un sanguinario.
se no, cara Firdis, te lo immagini in che situazione saremmo oggi?

FIRDIS Mittwoch, 30. Sep, 2009 @ 12:21:02
eheheh no no hai frainteso.
Il Detentore che intendevo e’ un personaggio simbolico. Come sostenere che le nostre bugie sono giuste e le altre sono sbagliate.
Ma e’ considerazione diffusa che – invece – siamo tutti uguali, in questo senso il Detentore delle bugie giuste ha perso di credibilita’.
Io continuo a pensarla come prima, pero’.

Bortocal Mittwoch, 30. Sep, 2009 @ 17:28:47
quindi, vediamo se ho capito adesso.
secondo te ci sono bugie giuste, dette a fin di bene, e ci sono bugie sbagliate, cioè dette ai fini di un bene che non è il nostro, ma contrario o anche solo diverso dal nostro.
è quello che mi dicevano le suore da bambino, oppure che dicevano i gesuiti.
questo disprezzo della verità, che è poi strano, dato che si dice che Dio è Verità, è tipicamente cattolico.
ho cominciato a ribellarmi alle suore a tre anni, mi sembra un po’ tardi per cambiarmi la testa.
se potesse avere interesse per qualcuno, svelerei qui il fondo assolutamente religioso del mio ateismo: è talmente importante la verità che essa prende in me il posto di Dio per i credenti.
e se i credenti ritengono che Dio è verità, io ritengo che la verità sia divina.
e quindi dire la verità a proposito di Dio, cioè dire che non ha una esistenza distinta dal linguaggio che lo esprime, significa né più né meno affermare ancora il valore della verità.
e cercare la verità è un dovere morale che ci porta ad esprimere il divino che è in noi e solamente in noi.
le mie quotidiane negazioni di Dio sono quindi la mia forma di preghiera quotidiana…
nessuno me ne renderà merito, dato che Dio non c’è, ma io sì.

FIRDIS Mittwoch, 30. Sep, 2009 @ 18:08:32
cercare la verita’ e’ una forma altissima di evoluzione lo sai che la penso anche io cosi’. e se non lo sai te lo dico adesso.
e mi fermo pure perche’ devo uscire. ma poi continuo.

FIRDIS Mittwoch, 30. Sep, 2009 @ 19:16:07
non aggiungo altro invece. bel pezzo.

Bortocal Mittwoch, 30. Sep, 2009 @ 19:32:41
penso che ti riferisci al tuo, e al tuo dono della sintesi.

* * *

riprende il post:

. . .

http://cicloppo.blogs.it/2009/09/26/il-nuovo-trattato-europeo-e-stato-ratificato-da-24-stati-7042084/
nb 2019: cicloppo è xenios

2009-09-26 @ 20:09:27
che fesseria.

Ciclo 2009-09-27 @ 08:09:10
La fesseria è stata quella di Prodi, che ha fatto tutto per dare pubblicità alla sua cosiddetta Costituzione Europea, per ”avvicinare l’Europa ai cittadini”.
Allontanarla, bisognava!
Solo con un basso profilo questi Trattati possono essere ratificati!

2009-09-28 @ 17:37:16
beh, così è già un po’ meglio: almeno compare una motivazione.
in ogni caso l’analisi in chiave prodesca continua a sembrarmi risibile: quello che è stato ratificato da 24 stati è un semplice Trattato, quello di Lisbona del 2007, che ha sostituito il Progetto della Costituzione Europea.
Francia e Olanda, come è noto, bocciarono in un referendum la Costituzione.
il progetto della Costituzione non era certo del solo Prodi; dal mio punto di vista è stata molto più importante l’adesione di 15 paesi ad un progetto di Costituzione che quella di 24 paesi ad un trattato poco significativo che mantiene con pochi ritocchi lo status quo e sarebbe stato interessante andare avanti con chi ci stava, tanto gli altri si sarebbero aggregati più tardi, come ha fatto l’Inghilterra con la CEE in passato.
ma l’europeismo è uno dei progetti forti che l’Europa di oggi, paurosa e conservatrice, non ha il coraggio di affrontare.
porre il problema delle scelte europee nei termini di Prodi scemo e Barroso figo mi sembra ancora puerile in modo sconcertante e non riesco a capacitarmi di questa tua uscita, sulla quale confermo meditatamente il mio giudizio di stroncatura senza molto appello.

Ciclo 2009-09-28 @ 18:32:05
Eheh!!!
Comunque non è un’uscita estemporanea.
E’ la nona volta consecutiva che pubblico questo post, la prima volta è stata quando il Trattato di Lisbona è arrivato a ratifiche 16.
Effettivamente dubito che Barroso abbia dei meriti in tutto questo.
Resto invece convintissimo della colpa di Prodi.
Ho studiato Politica Economica Europea con il Professor Mauro Nava, che nello stesso periodo era collaboratore di Prodi a Bruxelles.
Fu lui a dirci tutto fiero che fu solo grazie a Prodi se si sviluppò l’idea della Costituzione a Laekaen e che nessun altro al posto suo avrebbe avuto il coraggio di un’iniziativa simile.
E grazie, è stato proprio questo che ha paralizzato tutte le istituzioni europee negli ultimi 5 anni e che ha ucciso l’ideale europeo forse per sempre.
Appunto da allora la sfiducia non ha fatto che regnare sovrana e stiamo forse solo per uscirne.
E’ chiaro che il ratifiche 24 è un semplice Trattato, mentre quello di Lisbona era molto di più. E proprio lì è stato l’errore secondo me.
E’ stato come vedere un bambino che fa fatica a passare dal latte alle prime pappine e per svezzarlo gli ha dato polenta e salmì.
Lo credo bene che ha fatto indigestione!
Tanto per dirne una, la Germania aveva sempre ratificato tutti i Trattati europei senza nessuna difficoltà, compreso quello di Nizza.
Sulla Costituzione arrivano i ricorsi alla Corte Costituzionale e da allora, pur essendo ritornati ad un semplice Trattato, se c’è voluto due anni a ratificarlo è stato proprio per colpa dei ricorsi fatti a suo tempo contro la Costituzione prodiana!
Andare avanti con chi ci sta sarebbe bello, ma non è affatto ciò che Prodi ci ha propalato!
Il ragionamento di Prodi è stato il seguente: gli Irlandesi hanno votato No al Trattato di Nizza la prima volta perché erano disinformati (vero).
Per informarli meglio questa volta, aumentiamo l’esposizione mediatica (sono sempre parole del professor Nava).
Ma chi l’ha detto che aumentare l’esposizione mediatica aumenti l’informazione?
Aumenta solo la DISinformazione!
E’ stato un errore berlusconiano e fa rabbia vederlo compiere proprio da Prodi che ne dovrebbe essere l’antitesi!
Comunque ti ringrazio perché è sempre interessante discutere con te di questi argomenti!!!

2009-09-29 @ 21:59:31
beh, decisamente la tua replica ad ogni mio attacco migliora ogni volta ed alza il livello della discussione: quindi… continuerò ad attaccarti.
una sciocchezza ripetuta 16 volte non è meno sciocca per questo, anzi rischia di esserlo ancora di più.
il limite del tua posizione (che definirei perfettamente berlusconiana) è che tu isoli del tutto la questione dal contesto e ritieni che il consenso o il dissenso rispetto alla proposta di Costituzione Europea dipenda unicamente dal MODO in cui l’idea è stata proposta e non dall’idea in sé.
come Berlusconi, con la differenza che lui è un mago in questi stravolgimenti della realtà e tu no.
ad esempio la Germania ha ratificato la Costituzione Europea (ovviamente cito da wikipedia) il 12 maggio 2005 al Bundestag con 569 voti favorevoli, 23 contrari, 2 astensioni, e il 27 maggio 2005 al Bundesrat con 66 favorevoli, nessun contrario 3 astenuti.
le opposizioni venivano dalla CSU, il partito cattolico bavarese, e dalla Linke.
i ricorsi alla Corte Costituzionale tedesca, guarda caso, sono stati invece promossi da queste forze sia contro il Trattato di Lisbona sia contro la Costituzione europea; tanto che il Trattato, approvato dal Bundestag il 24 aprile 2008 e dal Bundesrat il 23 maggio, non è stato firmato dal Presidente della Repubblica Koehler, ed ora l’adesione tedesca al Trattato di Lisbona dovrà essere rivista, dopo i rilievi di costituzionalità della Corte Costituzionale tedesca.
ma quello che è più interessante è il cuore della argomentazione giuridica della Corte di Karlsruhe (cito da IL SOLE 24 ORE – 21 LUGLIO 2009: Carlo Bastasin, Europa è in Baviera la tua ultima fermata
“La Corte tedesca stabilisce che l’Unione europea ha forma di stato federale, ma ha una legittimità derivata da quella degli stati nazionali.
Non ha le procedure di decisione di uno stato federale e non rispetta sotto vari aspetti i caratteri di una democrazia compiuta in cui si possa esprimere la volontà di cittadini uguali e di un popolo omogeneo.
In ragione di ciò, le competenze che possono fare capo all’Unione europea sono solo quelle che non possono influenzare in mode sostanziale le condizioni di vita dei cittadini, in base naturalmente alle convinzioni dei giudici di Karlsruhe”.

in poche parole vi è un deficit di democrazia nell’Unione Europea, e una nuova entità politica non può nascere sotto forma di Trattato, che inevitabilmente deve rispettare le prerogative degli Stati nazionali e non consente una vera integrazione politica democratica.
insomma, è chiaro che una vera e propria Costituzione Europea avrebbe forse potuto passare meglio questo esame di costituzionalità, proprio perché avrebbe rappresentato una rottura più radicale delle forme politiche.
e in ogni caso se anche la adozione di una Costituzione attraverso un trattato fosse sembrata incostituzionale, questo avrebbe richiesto ancora più coraggio e non meno coraggio, più rottura e non meno rottura.
proprio la sentenza della Corte di Karlsruhe dimostra la lungimiranza di Prodi.
certo, l’Europa non si è mostrata matura per la proposta: ma è una teoria davvero strana e conformista quella che pone sotto accusa il portatore di una verità perché il suo mondo non è ancora pronto ad accoglierla!

Ciclo 2009-09-30 @ 01:35:12
Un uomo politico non è solo un visionario, deve anche conoscere il mondo e sapere quando è il momento di proporre le cose.
Tu dici che il Trattato di Lisbona non è stato firmato dal Presidente della Repubblica Koehler, ed ora l’adesione tedesca al Trattato di Lisbona dovrà essere rivista.
Il mio presente post dice che il Trattato di Lisbona è stato ratificato da 24 Stati proprio perché Koehler ha firmato il 26 Settembre e appunto dal 26 Settembre l’adesione tedesca al Trattato di Lisbona è stata formalizzata, ed è il ventiquattresimo stato a farlo.
Ora ne mancano solo tre: Irlanda, Polonia e Cechia!
Quanto alla tua tesi secondo la quale la Corte Costituzionale nella sua sentenza chieda più Europa e non meno, è del tutto singolare, se guardi i commenti di tutti i commentatori vedi esattamente il contrario e tra l’altro l’antieuropeismo dei giudici della Corte Costituzionale tedesca è ben noto!
E comunque ribadisco, prima di Prodi mai c’era stato bisogno di scomodare la Corte Costituzionale per ratificare un Trattato Europeo, mentre invece d’ora in poi ci sarà sempre questo ostacolo in più.
E nel caso della Costituzione Europea la Corte Costituzionale rifiutò perfino di pronunciarsi, dicendo che tanto visto il fallimento del referendum in Francia la questione non aveva nessuna rilevanza pratica.
Invece, nel caso del Trattato di Lisbona, non c’è stato bisogno di nessun referendum né in Francia, né in Olanda, né in Danimarca, né in Polonia, né in Portogallo, né in Gran Bretagna, ma solo in Irlanda, unico paese in cui il referendum è obbligatorio per la ratifica di qualsiasi Trattato (e dove la metà delle volte vince il No).
Ora, che dopo l’esposizione mediatica voluta da Prodi il popolo votasse sì in tutti quei paesi, compresa la Gran Bretagna, è una tale assurdità che solo Prodi con il suo miope ottimismo tontolone poteva concepire!

2009-09-30 @ 18:47:36
nessun uomo politico può conoscere con assoluta certezza scientifica l’esito delle proprie azioni prima di averle compiute, quindi la tua osservazione è molto superficiale.
secondo questo principio Obama non avrebbe dovuto certamente candidarsi a Presidente degli Stati Uniti, ad esempio: solo un pazzo avrebbe potuto pensare di riuscirci col suo programma e col colore della sua pelle.
per fortuna la storia ha una mente un po’ più aperta della tua.
– per il resto, beh, che dire: ammetto che non sapevo della ratifica tedesca con la firma di Köhler il giorno stesso del tuo post e dopo la sentenza negativa della Corte Costituzionale tedesca, e neppure arrivo a capire del tutto questo passaggio.
del resto – a differenza forse di te – non ho seguito bene questa problematica, e ho raccolto informazioni un poco più approfondite solo per questa discussione, anche se ritengo il tema importantissimo e trovo scandaloso che la stampa italiana non lo approfondisca e non metta i cittadini ignari e volutamente ignari in condizione di informarsi e giudicare le cose che davvero contano.
ho citato un articolo dell’Espresso on-line, che descrive le argomentazioni della Corte Costituzionale tedesca: è il primo che ho trovato e non avevo e non ho tempo di fare ricerche più approfondite.
l’argomentazione lì riportata vorrei fosse discussa nel merito: le repliche sulla base del “ma gli altri dicono così” mi interessano poco.
la mia esperienza del mondo mi induce a ritenere che dove si aggrega un consenso confuso su frasi fatte è molto probabile che sia un consenso attorno a qualcosa di sbagliato.
la sintesi dei commenti che fai tu corrisponde ad un modo in cui sulla stampa italiana vedo a volte riportato il senso di sentenze giudiziarie: sembra che i giornalisti non sappiano che i giudici hanno un loro linguaggio giuridico che ha una propria regola interna, e che non consente loro di esprimere direttamente desideri e opinioni (questo lo fanno i politici), ma li costringe a mediarli in argomentazioni anche molto complesse.
questa sintesi dell’Espresso, invece, a me pare faccia eccezione perché dà ragione della opposizione al Trattato Europeo della Corte Costituzionale tedesca secondo ragionamenti giuridici molto coerenti, riassumibili nel concetto che un trattato non può generare una federazione vera e propria, dato che nel trattato gli stati contraenti conservano la loro autonomia e le loro costituzioni.
può anche darsi che i giudici tedeschi siano dei nazionalisti incalliti e che nel dir questo il loro cuore batta di soddisfazione.
come potrebbe essere che siano dei democratici convinti e che trovino assurdo, ad esempio, un preambolo della Costituzione Europea che diceva che l’Unione voleva essere “vicina” ai cittadini, cancellando un paio di secoli di conquiste democratiche.
può darsi anche che alcuni siano del primo tipo e alcuni del secondo, ma non è questo che conta: conta che questo argomento non fa una grinza.
alla fine quei giudici sono dei tecnici del diritto che rilevano una insanabile contraddizione che chiunque rileva se vuole.
non dico che con questo essi vogliano più Europa: non compete del resto loro esprimere delle volontà; dico che l’unico modo per superare questa loro obiezione giuridica sarebbe più Europa e non meno – se ti va di capire la differenza.
quindi una Costituzione dell’Unione Europea dovrebbe essere ratificata non con trattati, ma proprio con una serie di referendum popolari che sono l’unico strumento che possa davvero generare una realtà politica del tutto nuova.
ma i popoli europei non sono pronti a questo appuntamento con la storia…
peggio per loro; pagheranno questo errore con l’emarginazione progressiva dovuta alla paralisi delle loro istituzioni che questo crea.
quindi la critica a Prodi va fatta, secondo me, da un punto radicalmente opposto rispetto al tuo: di essere stato troppo timido, e non troppo estremista.
– già che ci sei perché non ci parli di Prodi mortadella?
secondo te l’unico uomo politico che l’Italia abbia avuto negli ultimi vent’anni di livello europeo è “un tontolone”.
mah: per me il tontolone sei tu e le tue capacitá di giudizio politico molto limitate.
– sul nucleo profondo di questa discussione la tua convinzione indistruttibile che i popoli vadano ingannati e che un nuovo stato federale europeo possa nascere all’oscuro dei popoli che lo compongono è talmente deprimente per me e la trovo così insensata, esprime una visione della politica così irrimediabilmente contrapposta fra noi due, che preferisco abbandonare questo lato della discussione: ognuno si tenga la sua convinzione.
ti consiglio peraltro di iscriverti alla massoneria oppure all’ordine dei gesuiti, le uniche istituzioni dove questi principi trionfano e sono coerentemente applicati.

Ciclo 2009-09-30 @ 20:42:44
Nessun uomo politico può conoscere con assoluta certezza scientifica l’esito delle proprie azioni prima di averle compiute mi sembra una ben magra difesa, questa era una cosa che si capiva benissimo.
Che i commentatori possano essere faziosi ci può anche stare, ma sono gli unici che ho.
In mancanza di qualsiasi altra informazione a favore della tua tesi, mi affido a loro visto che non sono un esperto di corte costituzionale tedesca.
Quanto a Prodi come uomo politico in sé, ti posso citare la sua politica religiosa e l’appoggio da lui dato regolarmente alla Chiesa Ortodossa Greca contro quelle Slave come motivo già di per sé sufficiente per rendermelo antipatico.
Ci può anche stare che abbiamo delle idee diverse e che discutiamo, mi sembra che il tuo tono sia molto irritato, pazienza, ho ben altri problemi anch’io.
Lo scopo non era certamente quello di farti arrabbiare ma di esprimere un punto di vista, pessimistico se vuoi ma comunque sincero.
Se poi io fossi davvero convinto che si debba lavorare solo in segreto, non avrei scritto questo post pubblicamente.
Ritengo che si debba lavorare in pubblico, ma usando canali diversi da quelli della televisione.
Anche se so benissimo che neanche tutti gli altri canali messi insieme hanno lo stesso potere della televisione stessa.
PS Anche l’Opus Dei, però!!!

2009-09-30 @ 21:28:21
beh, vedo che oggi è il tuo compleanno, e intanto ti faccio gli auguri.
non so se sono irritato dai tuoi commenti: certo, ho voluto farti assaggiare che cosa significa essere definito “tontolone” a sproposito.
l’ho fatto a freddo e proprio per vedere come reagivi e poi fartelo notare.
e tieni conto che la definizione per Prodi è certamente usata più a sproposito che per te o per me, oltretutto!
ho capito benissimo che il tuo commento era pessimistico: ma il pensiero politico reazionario non è altro che una variante del pessimismo sulla natura umana.
sono un pessimista anche io, ma non uso il pessimismo per difendere l’inganno sistematico contro il popolo.
se vuoi il mio pessimismo è ancora più radicale, perché non penso che nessuno abbia il diritto di ingannare il popolo per il suo bene e che se il popolo non è capace di difendersi da solo merita di pagare le conseguenze della sua stupidità.
così sarebbe, del resto, se qualcuno non si sforzasse di tenerlo in vita per sfruttarlo meglio.
per il resto non ho ricevuto nessuna replica nel merito delle numerose cose dette e argomentate, quindi mi ritirerei volentieri da questa discussione che si è arenata su se stessa.
ti ringrazio comunque di avere attirato la mia attenzione su un problema così importante e trascurato, che a questo punto continuerò ad approfondire per conto mio.

Ciclo 2009-09-30 @ 21:48:02
Eh, beh, tontolone è una parola anche buffa, mi sembravi irritato piuttosto quando hai usato la parola ”peraltro” nell’ultima frase, che mi era sembrata una parola burocratica volutamente fuori luogo.
Però questa volta ho una domanda io per te: come fai a pensare che il popolo merita di pagare le conseguenze della sua stupidità, mentre di quel popolo fai parte anche tu?

2009-09-30 @ 21:57:15
ahimé il peraltro (che lei diceva, alla veneta: paraltro) è un intercalare della mia povera nonna Catina che temo mi sia rimasto attaccato addosso.
siccome lei lo diceva preferibilmente in tono molto ironico, ecco che anche a me pare una buona introduzione a una battuta sarcastica.
e continuando su questo tono: sei sicuro che io faccia parte del popolo?
ciò che in termini generali veramente mi irrita, paraltro, è di dovere pagare le conseguenze di una stupidità che non condivido!
per fortuna che ho oramai poco da perdere e via via che la mia speranza di vita diminuisce me ne frega ragionevolmente sempre di meno.

Ciclo 2009-09-30 @ 22:04:52
Appunto, è proprio quello che stavo pensando io, le conseguenze dopo le paghiamo tutti e perché io devo pagare le conseguenze della stupidità della maggioranza?
Già la mia di stupidità sarebbe più che sufficiente credo, anche se non penso che la politica europea sia una delle tematiche in cui sono più stupido (ce ne sono molte altre peggiori che ti risparmio)!
Ed è vero che su questo essere giovane può essere uno svantaggio.

2009-10-01 @ 07:14:39
se la prima domanda (perché io devo pagare le conseguenze della stupidità della maggioranza?) è filosofica, la risposta (e perché no?) lo è altrettanto.
e da un punto di vista filosofico, cioè extratemporale, non c’è dubbio che avere già vissuto molto è molto meglio che avere ancora da vivere, e rischiarsi davvero qualche fastidio grosso per la stupidità altrui.
quindi un ottantenne è molto più fortunato di un ventenne, se entrambi hanno una pari speranza di vita di novant’anni, perché lo sttendono solo dieci anni di guai potenziali, rispetto ai settanta dell’altro.
e poi avere già vissuto del tutto, in una parola essere morto (a novant’anni), è molto meglio ancora, perché non rischi più nulla.

Ciclo 2009-10-01 @ 08:37:15
Ebbene sì, su questo sono totalmente d’accordo con te!!!

Ciclo 2009-10-01 @ 08:39:20
Visto come va ora poi, le cose che potrebbero succedere dal 2038 al 2071 temo che non saranno tutte rose!!

* * *

http://agenore.blogs.it/2009/09/26/smentire-con-le-bugie-7046053/

27/09/2009 @ 07:13:42
caro Agenore,
di una delle indagini di cui si occupa l’articolo di Travaglio sul Fatto mi ero occupato sul mio blog.
apprendo di questa replica dal tuo blog, perché sinora non sono riuscito ad individuare il sito internet del Fatto e pensavo che il giornale non ne avesse uno per scelta.
avevo rilevato anche io la stranezza di una notizia sulle indagini a carico di Letta, nella quale manca l’aspetto più importante, cioè l’archiviazione delle indagini chiesta dal Tribunale di Roma.
per la parte che mi riguarda, cioè per questa indagine, questa risposta di Travaglio è una evidente arrampicatura sugli specchi, e spero che non ti dispiaccia se riporto anche qui la conclusione che ho aggiunto al mio post di qualche giorno fa:
http://bertolauro.blogs.it/2009/09/23/117-e-un-fatto-che-non-mi-piace-7026414/

* * *

http://agenore.blogs.it/2009/09/28/chiusura-blog-7055613/

28/09/2009 @ 16:50:06
che strano, ieri ho preso anche io la stessa decisione.
il fatto che siamo arrivati in due allo stesso risultato mi conforta a pensare che sia la decisione giusta.

pabloz70 28/09/2009 @ 21:44:38
è ancora più strano il fatto che io ora sono entrato su blogs.it con l’intenzione di chiudere il mio!
è evidente che c’è qualcosa che non va…
probabilmente, è semplicemente finita l’era dei blog – è una considerazione che vale a livello mondiale, e che finisce per colpire anche noi, uno ad uno – dimostrandoci che forse ciascuno di noi non è altro che l’espressione inconsapevole di qualcosa di più grande – cosa?
l’umanità?
le mode?
boh!

pabloz70 28/09/2009 @ 21:50:58
c’è anche una cosa che mi dà da pensare: dal 24, 25 settembre, Google ha ridotto drasticamente la presenza di blog di blogs.it nei risultati della ricerca…
il perché, non lo so (a dire il vero non so se succede solo con tutti i miei, per qualche motivo, o in generale)
però la cosa mi dà comunque da pensare – cioè: la trovo… non saprei dire… un po’ assurda, un po’ incomprensibile…

29/09/2009 @ 19:29:54
anche a me, per quel che può interessarti, gli accessi risultano calati del 40% dal 25 settembre.
ma questo è lo sbocco ultimo di un processo di lunga durata, che mi ha visto scendere da record di 1.300 visitatori al giorno alle cifre assolutamente mediocri di oggi.
pur pensando che niente di sostanziale è cambiato perché un visitatore mica è detto che sia un lettore, ti ricordo un mio post, da te criticato, sui meccanismi in atto proprio nei motori di ricerca per indirizzare le ricerche (a pagamento) verso siti internet economicamente più potenti.
abbiamo probabilmente avuto il privilegio di vivere in una nicchia ecologica intatta dai meccanismi economici del controllo della circolazione delle informazioni, intanto che i proprietari dell’informazione si attrezzavano meglio, ecco tutto.

pabloz70 29/09/2009 @ 19:37:48
Ora i miei figli mi stanno sequestrando il pc, quindi proverò a risponderti dopo – ma credo che nel calo c’entri Technorati: dopo ti spiego meglio.

29/09/2009 @ 19:19:41
caro agenore,
il blog su wordpress lo ho aperto da tempo anche io e attualmente langue sotto la condanna a 8-10 lettori al giorno che poi – e questo è il bello – ci passano sostanzialmente per leggersi (leggersi?) il mio post “il violentatore impotente e l’età del consenso”.
tanto che l’ho abbandonato e semmai lo penso come semplice ripiego per uscire dall’aria mefitica di blogs.it, dove c’è decisamente puzza di fogna.
tra parentesi ho chiesto ai gestori tedeschi un preciso intervento contro le istigazioni a delinquere che vegetano su questo blog e, siccome mi hanno risposto che non si intromettono nei fatti privati dei blogger, gli ho anche anticipato la disdetta del mio abbonamento Pro, che ora intendo mantenere.
credo che dobbiamo fare i conti col fatto che non saremo mai molto letti e che ci manca qualcosa – oppure abbiamo qualcosa di troppo, cioè di negativo, che disturba, chissà.
ovviamente parlo per me soprattutto.
personalmente devo provare a riflettere su questo fatto: come mai ho aperto un blog senza nessuna aspirazione di farmi leggere dal mondo, mi bastava avere uno strumento per comunicare con alcune persone care, poi mi sono trovato travolto dalla grande e inquietante illusione che mi dichiarava fino a 1.200 lettori al giorno, ho fatto qui amicizie straordinarie (non dimentico la tua generosità) che poi però si sono come logorate, ed ora non accetto quel che 4 anni per me era normale: che nessuno mi avrebbe letto.
insomma, come mai chiudo questa esperienza su blogs.it (chiudo gradualmente come uno che passa dall’eroina al metadone) con la sensazione che sia stata una esperienza straordinaria, una delle più importanti della mia vita, ma anche una grande fregatura…

29/09/2009 @ 19:34:13
caro pincerello,
anche noi abbiamo dovuto sopravvivere mesi senza la tua presenza.
che ci sarebbe di strano se anche a te toccasse la stessa esperienza.
io comunque, siccome ho già chiuso tre o quattro volte e poi ci sono ricascato, ho scelto una formula di compromesso: niente post, e solo commenti.
comunque il mio umore è già molto migliorato dopo questa scelta.

29/09/2009 @ 19:25:10
riflettevo oggi che sicuramente tra le tante che non hanno funzionato è che si resta malvolentieri in un posto dove girano dei pazzi urlanti e dove si sente un intenso odore di merda, evocato continuamente da qualche schizzato che ama ripetere la parola.
per il resto il blog era uno strumento troppo critico perché non venissero inventati twitter e facebook per toglierci il pubblico.
ma soprattutto la formula mista a metà fra il saggio di rivista e il diario non ha funzionato.
a questo punto o scrivi gli articoli da rivista (ma sai che gusto) o ritorni al diario.

pabloz70 29/09/2009 @ 19:36:34
Chissà quali sono i motivi…
se penso al blog tre anni fa, penso soprattutto ad un’enorme varietà di utenti, da ogni parte d’Italia, con interessi completamente diversi, che si sono trovati a condividere uno spazio.
C’era la possibilità di variare la propria “dieta” in termini di lettura, e in termini di lettori.
Ora, a mio parere stiamo andando sotto la massa critica che giustifica il tenere aperto un blog, e accedere ad una piattaforma per vedere “che si dice di nuovo”.
Per un lettore, non credo che esista un singolo blog, ma una piattaforma; blogs.it era particolarmente interessante, all’inizio.
Ora, meno – per il semplice fatto che, a occhio, c’è il 10% degli utenti di tre anni fa (ricordo che non postavo a pranzo, perché il post rimaneva nella lista dei post recenti per meno di cinque minuti, scavalcato da decine di nuovi post: ora scrivo la sera, e la mattina dopo lo ritrovo ancora là).
Per quanto riguarda il calo su Google, io ho l’abitudine di cercare, una volta al mese, il mio nome e il mio cognome: fino alla volta scorsa pabloz.blogs.it compariva al primo post, ora al decimo.
Come mai?
Credo di saperlo, e ha a che fare con il cambio dei criteri usati da technorati (l’unica autorità in fatto di blog, alla quale si appoggia Google) per determinare l’importanza di un blog: in particolare, non vengono più calcolati i link interpiattaforma, cioè i link che, nel nostro caso, provengono da blogs.it.
Il che finisce per penalizzare una piattaforma “chiusa” come la nostra, che per il particolare numero di utenti iniziali, ha creato una comunità sufficientemente grande per determinarne la chiusura verso l’esterno…

29/09/2009 @ 20:07:47
hai certamente ragione sul secondo punto, come sempre su queste questioni tecniche mi muovo molto a spanne.
ora ricordo di avere ricevuto un messaggio di technorati che mi avvisava di questi cambiamenti, e – come sempre – di averlo trascurato.
sì, in generale personalmente ho avuto un rapporto molto primitivo col blog come strumento tecnico, senza rendermi conto che, se volevo una certa diffusione dei miei post, non dovevo contare sulla loro forza intrinseca (ammesso che ce ne fosse), ma su strumenti tecnici ben precisi.
beh, se a questa pubblicità teniamo, allora come prima cosa avremmo bisogno di un buon corso di aggiornamento (da te, per esempio) su tutti i trucchi per diventare popolari.
però, purtroppo per quanto mi riguarda, non sono molto sicuro che questo sia il mio scopo: francamente a me quella cerchia di 20 amici e amiche spettacolari che era blogs.it all’inizio era il massimo delle mie aspirazioni, e il dubbio soltanto di un pubblico più vasto mi ha sempre disturbato.
in fondo nel blog cerco una discussione stimolante.
il problema è che anche questa si è ridotta al lumicino…
– la mia personale ricetta è per un po’ non scrivere più post, ma solo commenti.

pabloz70 29/09/2009 @ 21:45:18
Per quanto riguarda il modo con il quale funziona Google, direi che il principale si basa sul cosiddetto “page ranking”, che è un brevetto Google.
In pratica, si basa sullo stesso principio con il quale si valuta l’importanza di un articolo scientifico: quante volte viene citato.
A questo semplice criterio si aggiunge una pesatura: conta anche, cioè, quanto è citato chi ti cita.
L’idea di fondo è, quindi, che un sito molto linkato è un buon sito.
Se installi la barra di Google, c’è un parametro che si chiama appunto page ranking, o indice di pertinenza, che è il “voto” che dà al sito, in termini di preferenza che verrà data al sito in caso di ricerca.
I risultati delle ricerche sono ordinati secondo questo criterio.
Ti faccio alcuni esempi: bortocal.blogs.it ha un ranking pari a 1/10; bertolauro.blogs.it ha 2/10; agenore.blogs.it di 3/10, come pabloz.blogs.it, come testiappuntinote.blogs.it e come (e qui si capisce l’assurdità) un mio blog completamente abbandonato da mesi e con pochi contenuti su splinder.com; luisaruggio.blogs.it ha 4/10; Repubblica.it ha 8/10; il tuo blog su wordpress, Bortocal, non ha alcun voto, come quello appena nato di Agenore sulla stessa piattaforma.
Ovviamente grandi aziende costruiscono buoni siti, e soprattutto creano siti satellite che puntano al loro sito principale.
Portare un sito in alto, nella classifica di Google, è un lavoro ben remunerato: le persone che lo fanno prendono il nome esperti in SEO (Search Engine Optimization).
Per quanto riguarda la pertinenza specifica dei blog, Google basa una parte dei suoi voti su Technorati, che è il “guru” sui blog.
Il cambiamento grosso che ha fatto Technorati il mese scorso è non considerare più i link “circolari”, cioè quelli interni alla stessa piattaforma, dove un blog ne linka uno che a sua volta linka il blog di partenza.
Evidentemente, per la facilità con la quale è possibile creare blog sulla stessa piattaforma, hanno preferito non tenere conto di questi dati che probabilmente falsavano i riferimenti.
Oltre a questo, è possibile anche che blogs.it venga considerata, nel suo complesso, come poco significativa, magari superata da altre piattaforme.
Un modo interessante, comunque, per sapere chi ti sta linkando, è cercare su google qualcosa con la forma, ad esempio, di link:http://agenore.blogs.it/ – tutto intero: link://nomedelblog/ – in questo modo puoi sapere quali sono i siti che puntano al tuo blog e che google considera nei suoi conteggi.
Repubblica ne ha 14200.
I miei una decina.
– Detto tutto questo, pabloz.blogs.it ha subito un crollo di accessi (che erano comunque modesti) a causa dell’uscita del blog stesso dai primi dieci (e anche dai primi cento) risultati per la parola “limonare”.
Per questo motivo considero il “pubblico” che proviene dai motori di ricerca come del tutto irrilevante, ed inutile.
Mi piacerebbe avere dieci buoni lettori, piuttosto che cento che cercano “limonare”.
Il bello di blogs.it, la sua specificità, erano i lunghissimi scambi di commenti tra i blogger di questa piattaforma – non gli accessi da fuori.
Non voglio fare un torto a nessuno, ma io ricordo scambi di commenti memorabili, nel bene o nel male, con Catullo, Maluna, Vitaliano, Ewan, Patrizia, Neli, la banda dei fascistelli della fantalega, Mik, Minicooper, Zoccolandia, Cosmomiriel, Makalu, Gattosilvestro, Vongolazzi, Mister, Stefanone…
molti di questi sono spariti nel nulla; altri ci sono ancora, ma in modo molto diverso.
Siamo rimasti in pochi: questa è la verità.
Ho visto alcuni scambi di commenti con dei bloggers, sui tuoi blog, di recente: sono simpatici, interessanti, ma mi rendo conto che, purtroppo, non sono quello che stai cercando – almeno non per differenziazione di punti di vista.
Nelle altre piattaforme ci sono legami meno stretti; ognuno ha una piccola cerchia di amici, che si è costruita con fatica.
Qui era uno spettacolo: grazie a due o tre blogger particolarmente attivi (tu, Luisa e Patrizia soprattutto) tutti si davano da fare per commentare, scrivere, e ancora commentare.
Credo anch’io che sia stato qualcosa di eccezionale, un evento rarissimo, qualcosa tipo la nascita della vita da un brodo primordiale – ma non era la norma.
E’ stato un periodo epico; ora siamo alla prosa.
– E sai da cosa mi rendo conto che è davvero finita?
Che mi è quasi indifferente chiudere o tenere aperto il blog.
Non c’è dramma: lo terrò aperto perché ci sono affezionato, perché ci sono persone alle quali voglio bene, oppure lo chiuderò perché le persone alle quali tengo le sentirò comunque, via mail, per telefono, o da altre parti.
Non è più un resistere: è un semplice stare.
Siamo i survivor di una stagione che è finita.
Un abbraccio a tutti e due, Bortocal e Agenore,
Pabloz

30/09/2009 @ 18:20:00
caro pablito,
grazie della lectio magistralis: avevi già esposto in passato i concetti chiave che esprimi nella prima parte, ma qui mi pare che abbiano forma più completa e definitiva.
e non c’è dubbio, le cose stanno davvero come dici tu.
dopo di che sono coerente con quel che dici qui sopra: meglio avere 10 lettori acuti e sensibili che scrivere un bestseller, anche perché non sempre è necessariamente la qualità a generare dei bestseller.
non mi interessa essere pubblicato, credo che sia una ambizione un pochino puerile; quel che sono chi mi circonda lo conosce e giudica dalla mia vita e da quel che faccio, non mi serve certo un blog per questo.
blogs.it mi ha dato uno scambio culturale intensissimo, che ha fatto fiorire la mia mente verso interessi, riflessioni, ricerche, che da solo non avrei mai fatto.
e ora me l’ha tolto quasi completamente (anche se mi rendo conto di essere ingiusto in questo e che forse rientrare nella realtà potrebbe anche solo significare accettare uno scambio più rarefatto e occasionale. però indubbiamente è venuta meno la massa critica che possa continuare a indurmi a scrivere).
detto fra molte parentesi in questo paio di giorni ho potuto rendermi conto di che razza di fatica mostruosa io abbia fatto per quasi quattro anni per gestire i miei blog.
non lo considero come una forma di alienazione, ma poco ci manca, in un certo senso mi sento guarito.
certo, se per un miracolo strano le cose potessero tornare quelle che erano, non avrei dubbi a ributtarmici dentro di nuovo, peraltro – è inutile che me la racconti!
sto pensando che utilizzerò, su qualche altra piattaforma, il blog come strumento del tutto nuovo, come semplice scartafaccio di scrittura, non so ancora quanto pubblico.
anche se, considerata la mia età, forse la cosa più utile che posso fare per me stesso è raccogliere in forma ordinata quello che ho già scritto piuttosto che scrivere cose nuove.
no, mi resta solo da scrivere (ma lo farò in bortolindie che è l’unico blog che intendo mantenere aperto) la conclusione della mia ricerca sulla fine di Jeshu, arrivata proprio una sera in India a una chiara constatazione conclusiva, che mi pare – almeno soggettivamente – che chiuda per la sua stessa evidenza ogni dubbio su quanto realmente successe fra l’orto degli ulivi (cioè la casa di Lazzaro a Betania) e la Galilea dove secondo alcuni scrittori ebrei si trovava la tomba di Jeshu.
è un peccato per me smettere proprio adesso, perché qualcuno di voi senza volere e senza sapere mi aveva condotto per mano sulla soglia di qualche sostanziale modifica della mia visione della vita, ma insomma, ci voleva un quid in più che non c’è stato.
ringrazio le anime grandi che mi hanno nutrito e sopportato per questi quattro anni qui dentro, e non omnis moriar nel senso che non ho neppure nessun particolare motivo per creare una barriera rispetto al passato.
quindi si incrocia ancora naturalmente, e riterrei sgarbato non rispondere ai commenti.

pabloz70 01/10/2009 @ 22:39:59
Mi ricordo che tanto tempo fa ti avevo scritto su un commento che mi dispiaceva non poter seguire tutti i tuoi blog ma o leggevo i tuoi o scrivevo i miei
🙂
Molto spesso mi sono chiesto dove hai trovato la forza di scrivere tutto quello che hai scritto.
Non solo in termini di post: penso anche ai commenti che hai scritto.
Era come se tu avessi avuto una missione da compiere – come se tu dovessi riempire di cose una navicella da mandare nello spazio in cerca di vita extraterrestre.
Ed è come se, ad un certo punto, tu ti fossi reso conto che là fuori, in realtà, non c’è nessuno – o non c’è nessuno che valga la pena raggiungere.
Per la pubblicazione, ogni cosa ha i suoi mezzi di comunicazione.
Un post va pubblicato su un blog; una raccolta selezionata di post, raggruppati per argomento, può diventare un libro – che non è la stessa cosa.
Tempo fa ti avevo detto che il tuo reportage dalla Cina meritava di diventare un libro per la sua omogeneità, sia in termini di contenuti, sia per il suo stile.
Credo che anche i tuoi studi “evangelici”, sistemati opportunamente, avrebbero bisogno di diventare “libro”.
La tecnologia permette, ormai, di rendere disponibili libri in formato cartaceo, rilegati e bene stampati, senza dover passare necessariamente per un editore.
Pensaci. Sono convinto che le cose belle debbano essere condivise.
Un abbraccio, Bortocal, e un brindisi alle tue prossime avventure,
il tuo amico Pabloz

Bortocal 02/10/2009 @ 05:56:29
grazie.

* * *

http://oriettina.blogs.it/2009/09/29/una-vita-da-stagista-7062854/

2009-09-29 @ 20:05:39
ma che bel post!
e meno male che mi hai commentato e sono venuto a vederlo!

* * *

http://ilpensierodioggi.blogs.it/2009/09/24/dallo-scudo-crociato-allo-scudo-tremontiano-7032955/

ilpensierodioggi Monday, 28. Sep, 2009 @ 19:13:24
L’importante e’ che la stampa sia a prova di… regime!

Tuesday, 29. Sep, 2009 @ 21:30:55
battuta perfetta!

* * *

http://ellrik.blogs.it/2009/09/29/camera-anecoica-7063072/
2009-09-29 @ 21:27:12
kafkiano

Ellrik 2009-09-30 @ 10:30:35
è da anni che mi aspetto di diventare un insetto gigante…

2009-09-30 @ 18:07:12
coraggio, siamo tutti sulla strada buona per diventarlo…

. . .

http://ellrik.blogs.it/2009/09/30/ecco-perche-vi-considero-bestie-7068866/
2009-09-30 @ 18:10:58
toh, che strano: son d’accordo anche qui.
non condivido tutti i toni, ma la sostanza della argomentazione sì.
hai voglia a scandalizzarti di Berlusconi quando ci sono decine di “progressisti” che ragionano a sto modo e firmano la loro petizione per la libertà di un criminale.

Ellrik 2009-10-02 @ 13:30:57
ai cani di Pavlov veniva l’acquolina quando sentivano il suono della campanella…
il principio è lo stesso, non importa che campanella stia suonando, la gente continuera’ a pendere dalle labbra del Tubo Catodico.

* * *

http://makalu.blogs.it/2009/09/30/continuiamo-cosi-7071822/

2009-09-30 @ 21:49:10
condivido completamente queste osservazioni che sono molto sensate.
però forse non hai pensato che molti di quegli assenti hanno dei capitali all’estero da far rientrare.
togliamoci le fette di salame dagli occhi, caro makalu, una bella fetta di quelle assenze non sono causali, nessuno risponderà a voi elettori giustamente inferociti, nessuno chiederà a quei deputati assenteisti di dimetterli, nessuno ne farà una lista dentro il Partito Democratico né la pubblicherà per garantire agli elettori che non saranno ricandidati la prossima volta.
sappiamo solo dal blog di Beppe Grillo che mancavano “Franceschini e Bersani, insieme a D’Alema”, cioè praticamente tutte la dirigenza di punta del Partito Democratico.
ma a che serve saperlo? tanto gli elettori di sinistra si tappano il naso (o forse neppure) e li votano lo stesso.
non si può fare opposizione con una opposizione complice, che va a rimorchio di discutibili campagne di stampa altrui solo perché non può proprio farne a meno e che per il resto mena il can per l’aia senza uno straccio di idea o di iniziativa che sia una, salvo il farsi le scarpe fra leader sotto l’esperta regia di D’Alema, maestro nel silurare a sinistra chiunque non sia lui stesso.
o ci liberiamo di questa gente o ci teniamo il Berlus Pot e poi i berluschini replicanti per sempre!

makalu 2009-10-01 @ 10:41:11
Temo che tu possa avere ragione…
quanto al tappare il naso ho smesso…
alle europee non ho votato PD e non ho idea di cosa farò alle regionali…

2009-10-01 @ 21:19:56
io non ho votato alle politiche e non voterò fino a che la Corte Costituzionale non mi garantisce delle elezioni perfettamente democratiche.
ma ti rendi conto che siamo stati condotti a votare da questa presunta opposizione complice dopo una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato il sistema elettorale non completamente affidabile?
e sulla base delle bugie di Veltroni che diceva che si potevano vincere le elezioni, mentre in realtà il suo unico scopo era di legittimarle?

* * *

http://firdis.blogs.it/2009/10/01/faccia-di-kiulo-7078792/

Friday, 02. Oct, 2009 @ 07:40:30
il pezzo di televisione che riporti dimostra splendidamente questa “neutralità” di Porta a porta.
il presidente del Consiglio dà dei “farabutti” ai propri avversari politici e Vespa il lecchino non reagisce, anzi fa scattare l’applausometro, come se questa non fosse una cosa mostruosa che dimostra da sola il carattere fascista di Berlusconi – e di Vespa, figlio illegittimo di Mussolini, peraltro.
nb 2019: affermazione rivelatasi falsa.
garantisco che in nessuna televisione del mondo che non sia asservita ad un dittatore una scena simile potrebbe essere garantita.
in un paese normale, dopo una scena simile, entrerebbero degli infermieri a portare via Berlusconi con la camicia di forza.
però la forza della televisione berlusconiana è di far diventare normale quello che non lo è affatto, dichiarare imparziali i lecchini, e farabutti coloro che si azzardano a criticare.
come se la metà degli italiani che non sopporta berlusconi non avesse diritto di parola alcuna e non dovesse avere un suo spazio in televisione.

pabloz70 Friday, 02. Oct, 2009 @ 10:17:21
La democrazia si basa su una palese ingiustizia: il 51% della popolazione sceglie il 100% del Governo.
Questo diritto non è così scontato, e, soprattutto, espone un paese al rischio della cosiddetta “dittatura della maggioranza”.
Per evitare questo rischio, è sempre stato chiaro a tutti che è necessario controbilanciare il potere del Governo tramite altri “poteri” indipendenti, come la Corte Costituzionale, il Presidente della Repubblica, la Magistratura, e l’informazione.
Quest’ultima, in particolare, rappresenta per definizione la voce critica di chi governa, e garantisce ai cittadini che il Governo (cioè i rappresentanti del 51% della popolazione) non possa falsare la rappresentazione di ciò che accade.
E’ evidente, invece, che ciò a cui punta Berlusconi è proprio la dittatura della maggioranza: un’aspirazione condivisa intimamente da tutta la gente di destra. La differenza di base tra la sinistra e la destra (una delle tante, a dire il vero) sta proprio nel modo con il quale ci si rapporta con il cosiddetto “nemico debole”: le minoranze linguistiche, le minoranze etniche, le minoranze sociali, le minoranze politiche.
Credo che questa differenza sia da definirsi con un termine un po’ abusato, ma che a mio parere spiega bene la cosa: questa differenza è antropologica.
Nel senso che prima viene il modo di vedere il mondo, di viverlo, di comprenderlo, di rapportarsi con gli altri, poi la scelta dello schieramento politico.
La sopraffazione del debole è una caratteristica di tutti i governi di destra, e di tutte le persone di destra…

Friday, 02. Oct, 2009 @ 17:16:42
no, berlusconi non punta alla dittatura della maggioranza, punta soltanto alla SUA dittatura.
l’episodio Berlusconi dimostra scientificamente che il controllo della informazione garantisce la dittatura anche di un idiota qualunque.
e naturalmente dovrebbe esporre al pubblico ludibrio l’inettitudine completa di una “opposizione” che, pur avendo governato tre volte, nessuna volta ha saputo togliere a berlusconi il controllo delle televisioni.
dovrebbero essere cacciati a calci in culo – già che siamo in tema, come parte della minoranza vorrei almeno poter decidere chi sono i leader della medesima, visto che per ora mi è precluso decidere chi sia il capo della maggioranza.
ma gli elettori di sinistra sono ancora lì dietro i vecchi leader complici di Berlusconi di vent’anni fa.
ovviamente è con loro che ce l’ho in questo momento: Berlusconi l’hanno portato al potere loro, e la loro opposizione è una semplice FINTA.

. . .

nb 2019: i commenti nel post originale erano in ordine cronologico inverso.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...