i blog da oggi meno liberi. cor-pus 75 [73] wp 40 – 11 marzo 2009 – 308

Mittwoch, 11. Mär, 2009 – 07:56:44; wordpress 18:30

prima di tutto gli antefatti.

nel novembre 2006 l’ADUC – Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori ospita un dibattito sulla pedofilia dei preti sul suo sito internet.

il sito è questo: http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=252910
783.362 contatti e 31.923 visite il 10.03.2009
190.320.446 contatti e 8.570.069 visite negli ultimi 11 mesi.

giusto per dire la popolarità del sito.

l’associazione “Meter Onlus” di don Fortunato Di Noto denuncia il sito e ne chiede il sequestro.

questa associazione ha a sua volta un sito, ovviamente: http://www.associazionemeter.org/

la cosa spassosa, veramente spassosa, è che questa associazione è “… a tutela dell’infanzia”, come sta scritto sulla testata e agisce sulla base del motto:
se stai offendendo un bambino… VERGOGNATI!

anche questo simpatico proverbio sta sulla testata del sito, che opera soprattutto con denunce contro la pedofilia.

per inciso: in un recente articolo del 2 marzo don Di Noto si schiera contro l’ultima trovata delle ronde antipedofile.

Ronde antipedofilia? Piu’ risorse alla polizia
Non mandiamo dilettanti allo sbaraglio

peccato solo che cliccando sul link l’articolo non si apra e ci si debba accontentare di leggere il titolo.

don Di Noto dimostra bene di non essere un dilettante: infatti non gli va che i preti pedofili vengano insultati pesantemente sul sito dell’ADUC.

in verità c’era scritto sulla testata del suo sito che non sopportava le offese ai bambini, ma si vede che per lui i preti sono come i bambini: innocenti per definizione.

ma in questi insulti finiti sul forum di libera discussione dell’ADUC ravvisa il reato, non di normali ingiurie contro cittadini qualunque, anche se in tonaca, bensì la violazione dell’articolo 403 del Codice penale.

* * *

Art. 403 Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone.
Chiunque pubblicamente offende la religione dello Stato, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la reclusione fino a due anni.
Si applica la reclusione da uno a tre anni a chi offende la religione dello Stato, mediante vilipendio di un ministro del culto cattolico.

ovviamente, trascinato da questa ricerca rimango basito: ma come? esiste ancora in Italia una religione dello stato?

la religione cattolica ha una tutela superiore alle altre religioni?

di fatto esiste una sezione del Codice Penale che lo afferma:
TITOLO IV DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO RELIGIOSO E CONTRO LA PIETA` DEI DEFUNTI
CAPO I DEI DELITTI CONTRO LA RELIGIONE DELLO STATO E I CULTI AMMESSI
Art. 402 Vilipendio della religione dello Stato
(un anno di carcere)
Art. 403, visto sopra
Art. 404 Offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di cose (da uno a tre anni)
Art. 405 Turbamento di funzioni religiose del culto cattolico (da uno a due anni)
Art. 406 Delitti contro i culti ammessi nello Stato
Chiunque commette uno dei fatti preveduti dagli artt. 403, 404 e 405 contro un culto ammesso nello Stato è punito ai termini dei predetti articoli, ma la pena è diminuita.

che il cattolicesimo fosse la religione dello stato era scritto nello Statuto Albertino, la legge costituzionale fondamentale del Regno d’Italia.

e ribadito nei Patti Lateranensi del 1929:
Art. 1 L’Italia riconosce e riafferma il principio consacrato nell’articolo 1 dello Statuto del Regno 4 marzo 1848, pel quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato.

i Patti Lateranensi sono entrati a fare parte della Costituzione della Repubblica Italiana con l’Art. 7, questo è vero.

quindi anche per la Repubblica Italiana il cattolicesimo è stato la religione dello stato, a norma di Costituzione, fino a 25 anni fa.

affermazione piuttosto mostruosa, considerando che un altro articolo della costituzione sancisce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge senza distinzione di religione.

quindi nella revisione del Concordato fatta nel 1984 l’affermazione è sparita dalla Costituzione.

ma non dal Codice Penale!

quindi per la Repubblica Italiana il cattolicesimo è la religione dello stato, a norma di Codice Penale.

così vanno le cose in Italia.

anche se è vero che mi pare di avere letto che, dopo questa riforma del Concordato, tutte le religioni sono equiparate a religioni dello Stato, rimane la distinzione chiaramente espressa fra cattolicesimo e altre religioni nel Codice.

e bel vantaggio che ci ha dato Craxi che volle rivedere il Concordato: al posto di una religione di stato ne abbiamo 100, e perfino l’islam o l’ebraismo non posso essere offesi nei loro valori fondamentali (salvo che dal papa)!

* * *

perdonate la divagazione e ritorniamo a don Di Noto.

304

il prete antipedofilo che sente offesa la sua RELIGIONE per il fatto che su un altro sito internet la gente dica tutto il male che pensa dei preti pedofili.

parte la denuncia di don Di Noto e la Procura della Repubblica di Catania giudica che effettivamente in 9 commenti di tre persone ospitati sul sito ADUC è stato compiuto questo reato: offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di persone.

un interessante collegamento concettuale che identifica la religione con alcune persone.

e quindi che cosa fa?

sequestra tutto il forum per un anno.

non quei 9 commenti oppure quell’articolo, ma il sito tutto intero.

a parte la situazione dei tre utenti, che vanno sotto processo per questo reato.

ma il Tribunale del riesame di Catania giudica questo sequestro illegittimo.

festa degli avvocati, perché la faccenda finisce in Cassazione.

e la Cassazione dà ragione alla Procura che ha sequestrato questa parte del sito e torto all’altro Tribunale che l’ha dissequestrato.

* * *

il ragionamento della Cassazione è questo:

l’articolo 21 della Costituzione stabilisce che “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”?

dice che “Si puo’ procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorita’ giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili”?

e la legge sulla stampa non prevede che il reato previsto dall’art. 403, le offese alla religione dello stato, possano portare al sequestro?

ok, ma chi l’ha detto che un sito internet o un blog sono una forma di stampa?

così ha ragionato la Corte di Cassazione.

stampabili, potrete – al massimo – dire voi: ma non stampati!

* * *

in alcune violente discussioni di qualche mese fa, quando questa piattaforma blog era ancora vitale, io sostenevo contro altri blogger esattamente il principio contrario.

sostenevo che il gestore di un blog ha gli stessi doveri del direttore di una testata giornalistica, che è responsabile di quello che si pubblica sul suo giornale e deve controllarlo.

stabilivo la piena e totale equivalenza di pubblicazione in internet e di stampa, di virtuale e reale in poche parole.

ammetto che la Cassazione mi ha dato torto e quindi forse che lo avevo anche.

* * *

per la Cassazione un blog non è una forma di stampa.

quindi non è neppure tutelato dal principio della libertà di stampa fondamento della Costituzione.

se si chiude un blog o un sito internet non si sta affatto violando il principio della libertà di stampa e neppure quello di libertà di parola.

infatti un blog non è neppure parlato, direi…, ma solo scritto.

esiste la libertà di scrittura nella costituzione?

no.

vi è libertà di stampa, cioè di scrittura stampata, e libertà di parola, ma evidentemente solo intesa come parola detta.

la scrittura non è tutelata.

figurarsi i blog.

i forum “sono una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero, ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa (come indicare un direttore responsabile per registrare la testata) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che la Costituzione riserva solo alla stampa”.

qualcuno si ricorda di Azzeccagarbugli?

* * *

questo significa che avevano ragione i miei amici di blog e torto io: non siamo responsabili penalmente come blogger di quel che si scrive sul nostro blog, e infatti non dobbiamo registrarci come testata giornalistica.

ma questo significa anche che non siamo niente, e che possiamo venire chiusi in qualunque momento senza che questo configuri alcuna violazione delle libertà costituzionali fondamentali.

questo almeno secondo la Cassazione, ma non sarebbe il caso di portare la questione davanti alla Corte Costituzionale?

* * *

come dice il sito dell’ADUC:
Da oggi e’ confermato che siamo tutti meno liberi.
Le liberta’ di serie A e di serie B.

l’interpretazione data dalla Cassazione al principio costituzionale della libertà di stampa, lo riduce a PRIVILEGIO della casta dei giornalisti.
come scrive quel giornale umoristico e razzista che va sotto il nome di Repubblica:

“È una buona notizia”.

(anzi, per l’esattezza, neppure lo dice in proprio, ovviamente, secondo le migliori tecniche di manipolazione della opinione pubblica, ma lo fa dire a due avvocati “esperti di internet”).

una buona notizia per loro, per i giornalisti, ovviamente, che sono gli unici liberi di scrivere.

* * *

quanto a voi blogger, tenetevelo per detto: nessuno potrà denunciarvi se gigio25 viene a scrivere certi commenti razzisti sul vostro blog.

però, attenti, se lasciate spazio a Bortocal e alla sua corrosiva critica di certe perversioni morali del cattolicesimo vi possono chiudere il sito.

tanto voi chi siete? giornalisti?

no, e allora che cosa pretendete? la libertà di stampa, addirittura?

* * *

io ho un consiglio piccolo piccolo, però, se vi dovesse capitare.

fatevi una stampa del vostro blog, per precauzione, così se il Tribunale vi sequestra il sito, vi si salva almeno la stampa…

* * *

nessun commento per questo post, ok?

non voglio rogne.

o meglio non voglio altre rogne che quelle che mi procuro da solo…

(ehi, ma che sciocco! questo è un blog tedesco, solo casualmente scritto in italiano: voglio vederli a sequestarmelo.

ho preceduto Beppe Grillo, che adesso fa come Mina e vuole trasferirsi col blog a Lugano come un qualunque anarchico ottocentesco in fuga.

io ho l’esilio calvinista invece, come Michel Agnolo Florio, in arte Shakespeare…)

. . .

commenti:

Antonellascreti  http://www.xplanetwebtv.it/percorsi-di-salute-psicofisica.html Mittwoch, 11. Mär, 2009 @ 09:43:59
Quando l’acculturamento di una persona è sostenuto da una intelligenza brillante, si esprimono riflessioni serie in modo mirabile!

Bortocal Mittwoch, 11. Mär, 2009 @ 18:41:40
non lo dico per tirarmela, ma i miei alla fine sono semplici collages, con qualche battuta qua e là per reggere la noia del lettore.
grazie, comunque: si ha bisogno di apprezzamenti in tempi in cui ci vuole un coraggio da leone per continuare a scrivere.
oggi giornata tremenda qui: mi trovo a dire: per fortuna nessuno dei nostri, coinvolto.
ma la strage mi è passata così vicina che la figlia di una nostra collaboratrice si è salvata solo perché la classe era scesa in laboratorio di informatica e i due figli di un’altra perché stavano nell’altra scuola, nello stesso cortile.
e dopo avere detto “per fortuna nessuno dei nostri, coinvolto”, mi trovo a tremare di me stesso.

Antonellascreti  http://www.xplanetwebtv.it/percorsi-di-salute-psicofisica.html Mittwoch, 11. Mär, 2009 @ 20:50:40
Ti abbraccio.

. . .

pubblicato su wordpress col sottotitolo la libertà di stampa è solo per i giornali (secondo la Cassazione)

 

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