missing: i coniugi Meyer. 19 novembre 2006 – cor-pus 479 – 1072

Sonntag, 19. Nov, 2006 – 08:42:09

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* * *

i coniugi Meyer, che abitavano qui vicino a casa mia, sono misteriosamente scomparsi tempo fa: spariti senza lasciare traccia.

nei giorni scorsi, fortunatamente, si è riusciti a saperne di più, anche se ormai non è possibile fare più niente per riportarli in vita.

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lo abbiamo saputo attraverso due piccole targhette di ottone che sono state inserite nel marciapiede:

Qui abitava Georg Meyer, anno 1876, deportato 1942, Izbica, assassinato.

Qui abitava Rosalie Meyer, anno 1887, deportata 1942, Izbica, assassinata.

e mediante un manifesto volante appoggiato davanti alla loro casa, che ha suscitato le risentite proteste degli attuali proprietari (a quanto ho sentito dire).

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* * *

il manifesto racconta la loro storia:

Agli abitanti della casa di Hölderlinstrasse 35 e ai loro vicini

Vogliamo ricordare due abitanti della casa e il loro triste destino ai tempi del regime nazi-fascista.

La famiglia Meyer, Georg Meyer, sua moglie Rosalie e la figlia Hilde Babette hanno abitato a questo indirizzo dal 1923 al 1939 e hanno avuto qui per molto tempo il punto centrale della loro vita.

Georg Meyer era un commerciante di successo, e aveva un negozio di corredi matrimoniali in Via della Chiesa 16; quando erano in grado di farsi una propria posizione, molte nuove famiglie della città si sono fatte informare, consigliare ed equipaggiare dal signor Meyer.

Nel quadro delle leggi per la difesa della razza ariana, il negozio della famiglia dovette essere ceduto e il proprietario della casa ne fondò al suo posto un altro, di articoli di viaggio.

Prima della deportazione la famiglia, come molte altre famiglie ebraiche, fu costretta a lasciare la sua abitazione e l’ambiente in cui era vissuta lunghi anni.

Fino a quel momento avevano vissuto in affitto presso un padrone di casa “ariano” e ora la legge sui contratti d’affitto con gli ebrei li costrinse a cercarsi un nuovo alloggio presso un proprietario ebreo.

Nel 1939, in un primo momento, capitarono in una piccola abitazione in Herderweg 37, prima di dover condividere con altre due famiglie ebree il pianterreno di una casa monofamiliare in Adalbert-Stifter-Strasse 107.

Alla figlia riuscì invece di emigrare in Brasile prima dello scoppio della guerra mondiale.

Georg Meyer e sua moglie sopravvissero comunque a tutte le numerose vessazioni, limitazioni ed umiliazioni che dovettero essere loro inflitte ancora nella nostra città.

classificati come persone in grado di svolgere attività lavorativa, la coppia ricevette il 25 aprile 1942 l’invito a presentarsi al punto di raccolta del parco di Killesberg, per il trasferimento a Izbika, distretto di Lublin.

Il giorno successivo da lì si andò ai binari della Stazione ferroviaria Nord.

Il gruppo dovette anche pagare di tasca propria i costi del viaggio in treno.

Non uno dei 278 partecipanti a questo trasferimento ritornò indietro.

Il loro successivo destino rimane avvolto nel buio.

Invano abbiamo cercato di sapere come, dove e quando persero la vita.

Dal punto di vista burocratico Georg e Rosalie vennero dichiarati morti l’8 maggio 1945, ultimo giorno di guerra.

Grazie per avere partecipato alla nostra iniziativa: Pietre di inciampo.

* * *

pietre di inciampo.

ho inciampato anch’io stamattina sul sito del Museo dell’internamento di Padova.

voglio mostrarvi un manifesto di questo museo che ricorda sinteticamente ed efficacemente quali fossero, secondo i nazisti, le pietre di inciampo da eliminare dalla loro società perfetta ed ordinata.

per ognuno di loro era stato creato il distintivo adatto, che doveva portare sull’abito:

triangolo viola: Nomadi – pudicamente chiamati così, ma dite pure soprattutto zingari.

triangolo rosso: Politici – pudicamente chiamati così, ma dite pure soprattutto socialisti e comunisti, è chiaro dal colore, no?

triangolo verde: Criminali

stella di Davide gialla: Ebrei

triangolo marrone: Renitenti al lavoro

triangolo rosa: Omosessuali

triangolo grigio: Studiosi della Bibbia.

ecco le categorie degli infetti da eliminare per il bene della società.

oddio, non usavano il famoso litro di benzina e via, e neppure la pistola facile: lo facevano con arte e tecnica, con sovrana efficienza.

capperi, mi sono detto: lo sapete che forse di queste categorie mi salvo da un paio e non sono nemmeno del tutto sicuro?

* * *

questa persecuzione non era peraltro nata col nazismo, anche se il nazismo l’ha portata alle sue forme più aberranti, e col nazismo non è neppure finita.

sentite questo piccolo stralcio della storia della persecuzione degli zingari.

Nei primi anni del secolo in Germania si affrontò il tema degli zingari, e diversi uffici “di informazione” vennero istituiti.

Lo stato del Baden, dopo pseudo-ricerche scientifiche, introdusse un certificato antropomedico, che nel 1922 diventò obbligatorio.

Questo documento doveva contenere, oltre ai dati anagrafici, alcune misure corporee come ad esempio la statura, per meglio identificare e classificare i cittadini di alcune minoranze.

Dopo alcuni anni, le autorità fecero ulteriori rilevamenti relativi alla massa corporea e alle impronte digitali.

Contemporaneamente entrarono in vigore in Baviera alcuni provvedimenti contro “zingari, vagabondi e nullafacenti” .

Le norme vietavano agli zingari di viaggiare o di accamparsi in “bande”.

Ogni zingaro disoccupato di età superiore ai 16 anni poteva essere internato in una casa di lavoro, o espulso se non nato in Baviera.

vi ricorda qualcosa?

a me sì che ricorda qualcosa!

e, sappiatelo: mi indigno, o caxxxo, come sono indignato davvero!

* * *

ma è domenica e, non so perchè, siete passati di qua a sentirvi questa specie di predica domenicale.

voglio mandarvi a casa sereni.

guardatevi queste foto, questa serena sfilata di bambine ebree in questa strada.

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guardatevi come era questa strada prima della guerra e come è oggi, dopo che le bombe americane l’hanno completamente rasa al suolo.

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Hölderlinstrasse com’era.

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Hölderlinstrasse dopo i bombardamenti americani.

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Hölderlinstrasse com’è oggi.

* * *

troverete la traduzione di questa meravigliosa canzone di Marlene Dietrich questa sera nel blog bortologia.

ora devo lavorare, a risentirci più tardi.

. . .

commenti al post:

perdamasco   http://www.perdamasco.it   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 13:49:27

Dopo di questo, non ho cuore per ascoltare musiche, per quanto corrispondenti ai tuoi intendimenti. Ciao

Bortocal   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 16:22:29

caro perdama,

anch’io trovo questa canzone al limite della sopportabilita` umana, pero`, se vuoi, nel blog bortologia, per fare ancora peggio, c’e` la traduzione delle parole.

valgono qualcosa, e se la musica ti fa male, fatti far male dalle sole parole adesso.

. . .

evaporando-   http://www.alfiocatania.com   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 20:44:18

… peccato peccato…dovrei trovare il tempo di leggerti con attenzione, ma post come questi non sono post, sono articoli, articoli cosi` interessanti che con un copia incolla me li ocnservo in una cartella per leggerli con la dovuta attenzione…

complimenti….

Bortocal   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 21:02:51

caro alfio,

mi piacciono le imprese impossibili, evidentemente, e uso il blog come se non fosse un blog.

ma chi ha detto che siamo proprio obbligati a rispettare tutte le regole, anche quelle nuove che non si sono ancora stabilizzate?

grazie dei complimenti, non so quanto appropriati, dato lo squilibrio di partenza.

. . .

LuisaRuggio   http://luisaruggio.blogs.it   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 09:15:17

buongiorno Mauro. Santo Cielo, stavo per scrivere buongiorno Mayer.. sparizioni..

e` un piacere vederti in cima alla mia lista di amici..

L.

Bortocal   Sonntag, 19. Nov, 2006 @ 10:32:03

beh, a volte ritornano (i peggiori soltanto, pero`…

mi piace essere per un giorno solo in cima alla lista dei tuoi amici e mi piacerebbe restarci per sempre.

un bacio!

4 pensieri riguardo “missing: i coniugi Meyer. 19 novembre 2006 – cor-pus 479 – 1072

  1. Che posso dire …?
    Ciò che ho letto come ogni persecuzione violenza e ingiustizia mi fanno stare male ,perché tutto questo delirio esiste da sempre e continua . Non ha alcun senso è cattiveria mascherata di ragioni senza ragione . Senza cuore …
    Forse non c’è speranza che finisca ed è il peggio che io possa realizzare .

    Ti sei in cima alla mia lista di amici anche se è piccola, è molto selettiva .
    Il resto lo sai …
    Ed io sono contenta perché sono convinta di essere tra gli amici cui vuoi bene .
    Caro Mauro buona notte 😘🌌

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